Come aumentare i propri follower e rafforzare la presenza su Twitter. Considerazioni dopo aver consultato numerosi blog del settore. CHE COSA È SUCCESSO A BROOKE?

Non sono molto portata per Twitter e me ne curo il giusto. Addirittura c'era un tempo in cui cancellavo settimanalmente i follower. Li testavo e li cancellavo, pensavo che una decina, massimo venti fossero più che sufficienti.
"Pochi ma buoni", ché il casino ipersociale era su Splinder e su Facebook.
Poi tutto è cambiato e Twitter ha iniziato a darmi più soddisfazioni di Facebook. A dire il vero non è proprio così, io vado a periodi, un po' Twitter un po' FB come preferito del cuore. Ora sono nella fase Twitter.

Così, nel tentativo di saperne di più, mi sono messa a scartabellare vari blog per capire come aumentare il raggio di azione del proprio account, senza per questo dover seguire cani e porci alla cieca. C'è chi lo fa, certo, ma poi ti appare roba in timeline di tutti e io vado su Twitter principalmente per leggere i cinguettii degli utenti che mi piacciono di più.
Allora sono andata in giro per i "blog del settore", ovvero quei blog tecnici dove spesso l'autore, nella bio, si definisce "evangelist" di robe web, oppure enthusiast delle cosine tecnologiche (ma guai a chiamarle cosine).
In questi santuari del sapere 2.0 mi sono fatta un po' di letture a tema Twitter e ho trovato qualche consiglio che vorrei condividere qui.
Vorrei puntualizzare che alcuni dei blog che ho letto sono fuori di testa e neanche poco (a mio modestissimo avviso, senza la volontà di offendere nessuno, per l'amor del cielo, lo scrivo col cuore stampato in 3d in mano).


Per Natale vorrei tanto una stampante 3d. In caso sono disposta anche a prenderla gratis e poi scrivere delle recensioni sugli oggetti che stamperò (ho già in mente: mano per grattarsi la schiena, poggia cellulare da scrivania, forchettina di plastica identica a quelle in commercio, ma con 5 rebbi, per stupire gli amici). Quindi a chi interessi fornirmi una stampante 3d gratis, mi può contattare con comodo. Oltre a ripagare in recensioni entusiaste, posso anche andare ad annaffiare il giardino in estate, ma n.b. solo se residenti a Firenze città. Pensateci, ok? Astenersi perditempo.

Tuttavia ho trovato consigli sono seri, fatti per gente che vuole dedicarsi anima e corpo a questo sport, visto tutto l'accento che questi evangelisti mettono su impegno, costanza, dedizione, ecc.
E vediamo 'sti consigli.
Per prima cosa: twittare durante tutto l'arco delle 24 ore. Niente pause, niente stanchezza, niente "faccio altro chissene frega" oppure l'inaccettabile nel 2014 "avevo il cellulare scarico". Non ci sono scusanti: il giorno dura 24 ore e la nostra presenza su Twitter deve essere spalmata a dovere.
Insomma: una roba campale, un esercizio di resistenza fisica estrema. Questo lo suggerisce un sito americano, perché - motivano gli esperti di marketing e nuovi media che si fanno chiamare "evangelists" (lo ripeto, è più forte di me, non me ne capacito) - solo così si vanno a toccare tutte le fasce di pubblico e in tutto il globo.
In effetti, da insonne cronica, avevo già notato come il mio Twitter notturno fosse un po' troppo scarno. La gente dorme e io mi ritrovo sempre e solo con i quattro vip americani che seguo per inerzia. Invece quando grazie al cielo dormo, dormo e non considero certo Twitter. Credo che l'evangelista di turno avrebbe da ridire.
Inoltre è importante che ogni tweet venga ripetuto più volte, per quelli che non c'erano o che dormivano, appunto.
Un altro sito seo/sem/boh americano suggerisce di concentrarsi sul profilo. Dobbiamo riuscire a trasmettere, tramite le tre righe di twitter-bio, quello che si è e dove vogliamo arrivare. Noi stessi e le nostre aspirazioni, gli obiettivi. Qui improvviso un po' il discorso perché ho chiuso la pagina ridendo e adesso non me la ricordo più tanto bene.
Comunque: "Gatta Sorniona Firenze Lampredotto", non va bene? Secondo me è perfetto.
Un altro suggerimento (mi pare dal primo sito o da un altro ancora, non ricordo) consiste nel seguire un sacco di persone REALI. "Real people" e magari suddividerle in liste. Ora io le liste di Twitter le ho sempre ignorate, ma se lo dicono gli esperti del marketing...
Tuttavia per quanto riguarda le "real people" il problema si fa complesso. Io stessa uso un nick e i miei "following"* sono per lo più utenti Twitter che usano anch'essi un nick e ci tengono a mascherare la loro vera identità.
Una tendenza in disuso (addirittura deprecata, anzi: perseguitata da Facebook), ma che personalmente considero ancora rispettabilissima. Mi ricordo agli albori di internet quando l'http offriva ancora poco da vendere o spiare, e allora tutti usavano un nick perché andava bene così.
Ma passiamo oltre.
Un altro super-consiglio è "go visual", ossia superare il limite dei 140 caratteri, mettendo in gioco la creatività, con dei post visuali, una roba tipo questa:

che ho preso da qui

Gli esperti del "go visual" sostengono che valga la pena spendere del tempo per produrre cose così. Si viene senz'altro ripagati in termini di retweet, impegno (c'era scritto così, non ho capito bene), conversioni (idem come per la parentesi precedente).
Infine, ultimo consiglio un po' ruffiano, mi si permetta, è il suggerimento di postare tweet con l'hashtag del momento. Ossia seguire la corrente del mainstream. Per esempio, adesso i trend topic in Italia sono questi:



E la mia attenzione per la faccenda Twitter/followers/online presence (tutto in pseudo-inglese, mi raccomando) e compagnia bella passa in secondo piano. Anzi: svanisce nel nulla, distratta da quel "Brooke" in ultima posizione.





Sono anni che non guardo Beautiful, ma...







Il riflesso condizionato è ancora forte, prende il sopravvento, polarizza i neuroni








CHE COSA È SUCCESSO A BROOKE?







*suona male, forse non si dice così. In effetti ho sempre sentito parlare di follower e mai di following, ma forse non stavo attenta.

3 commenti:

  1. madòòòòòòò e quindi? cosa è successo a Brooke?

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    1. ho letto decine di tweet senza riuscire a capirlo. confesso, però mi è tornato in mente una frase topica di "Tu mi dai il male": Senti, ma a Brooke la stai vedendo?

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  2. sicura che funzionano questi metodi? secondo me devi essere sopprattuttocostante anche perchè se dopo un po lasci stare tutto perchè ti annoi non serve fare tutte le cose... _mau_

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