30 dicembre: il giorno di San Fiorenzo da celebrare con una ricetta antica






A Firenze, varie ricorrenze sono legate al penultimo giorno dell'anno. Ricorre, infatti, il "miracolo di Sant'Ambrogio"*, ma il 30 dicembre è anche il giorno di San Fiorenzo.


Nella Chiesa cattolica ci sono una quindicina di San Fiorenzo festeggiati in vari periodi dell'anno, come ricorda Wikipedia. L'ultimo della serie è il Fiorenzo cittadino, che ricorre proprio oggi, personaggio semi sconosciuto e tuttora misterioso. Si sa che fu un soldato romano convertito al cristianesimo e per questo motivo fatto martire. Della chiesa a lui dedicata non c'è rimasto nulla, perché sorgeva dove oggi c'è l'ex-tribunale, però la piazza porta ancora il suo nome "delatinizzato": San Firenze, per identificarlo ancor di più con la città che l'aveva onorato e che probabilmente ha manetenuto il ricordo di questo personaggio proprio per il suo nome.
San Fiorenzo (o San Firenze), nell'iconografia religiosa viene rappresentato con una rapa in mano, praticolare che non c'entra nulla con la sua storia, né col martirio, ma indica semplicemente che è l'ultimo santo del calendario. La rapa è infatti l'ultima verdura raccolta dell'anno, e un tempo le rape venivano benedette e mangiate in onore del Santo. Le rape benedette si distribuivano nella chiesa di San Firenze**:


In questi giorni era d'uso mangiare la "minestra con le tre R": riso in brodo, rape e rocchi (pezzetti) di salsiccia***.
Ho trovato una ricetta di questa minestra, nell'antico ricettario di Giulia Lazzari-Turco****:


La Chiesa di San Firenze è stata demolita nella seconda metà del Seicento per costruire la chiesa dedicata a San Filippo Neri e tutto il complesso dei padri Filippini (e poi tribunale), esempio di arte fiorentina tardobarocca che possiamo vedere ancora oggi.







Note
* Il miracolo avvenne il 30 dicembre 1230, giorno di San Fiorenzo (cit).
**Notizie istoriche delle chiese fiorentine divise ne' suoi quartieri opera di Giuseppe Richa della Compagnia di Gesù accademico fiorentino, e socio Colombario. Tomo primo (cit)
***Antonio Lugli La Firenze ritrovata, 1987 (cit)
**** Giulia Lazzari-Turco, Manuale pratico di cucina, pasticceria e credenza, 1904 (a pagina 60, dove si parla delle miestre di riso).

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, lascia un commento, se ti va!

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...