Si sono sentite delle sirene in lontananza, il traffico si è bloccato all'istante, mentre le sirene si avvicinavano sempre di più.
Ci hanno superato a tutta velocità un'auto blu e due pattuglie di polizia a sirene spiegate, dirette verso il centro. Poi l'autobus ha ripreso la sua corsa regolare.
A quel punto, però, è successa una cosa a mio avviso straordinaria: l'autobus si è come svegliato all'improvviso. Tutti hanno iniziato a fare i conti di quanto ci costino quelle due pattuglie e quell'auto blu. Rimbalzavano cifre da una parte all'altra della vettura, ogni tanto qualcuno diceva: «è una vergogna» e gli altri gli davano ragione. Qualcuno ha esclamato: «ma 'sti politici non possono far la fila nel traffico come tutti?» Un coro di approvazione. Qualcun'altro ha fatto un calcolo a cazzotto su quanti personaggi del genere che si permettono di viaggiare in quel modo abbiamo sul groppone in quanto cittadini italiani. Ancora voci di approvazione e chiacchiericcio sommesso. Il risveglio dell'autobus.
Adesso io non so chi fosse quel "pezzo grosso" che è passato da via Maragliano questa mattina con la scorta. Magari è un personaggio che ha davvero bisogno di due pattuglie di polizia e del macchinone statale. Però mi ha colpito come tutte quelle persone si siano risvegliate all'istante e si siano messi tutti a far calcoli di quanto ci costino certi privilegi di pochi. Nessuno si è posto il problema di chi ci fosse su quella macchina (nemmeno io, per carità).
Questo episodio mi dà una misura di qual è il clima generale e di come mai il Movimento 5 Stelle abbia spopolato alle elezioni.
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Aggiornamento: pare che l'auto blu trasportasse D'Alema.