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La spacciatrice di libri



Una discussione sull'opportunità di buttare i libri oppure no, nata tra i commenti al post sul libro di Marie Kondo, la tipa giapponese che ha scritto "Il magico potere del riordino",  sul blog della Giovane Libraia, mi hanno fatto tornare in mente un episodio della mia vita giovanile.

La Biblioteca Nazionale di #Firenze nel suo inesorabile degrado

Poche cose mi provocano malessere come il degrado in cui si trova la Biblioteca Nazionale. Forse perché ormai ci vado di rado e allora quando ci metto piede diventa più evidente. C'è un'aria di abbandono, sembra che la Guerra Fredda sia finita l'altro ieri. 
A parte l'atmosfera grigia e mortifera in quello che dovrebbe essere un luogo di eccellenza della cultura, il personale spesso è maleducato e indisponente* e c'è un'aria perenne di dismissione polverosa.
Capisco perché Nadia Desdemona Lioce incontrasse qui i suoi complici per organizzare l'omicidio D'Antona: ci ritrovava inalterata l'atmosfera suggestiva e (per lei) motivante dei primi anni di piombo. Ho fatto delle foto, documentiamo, anche se solo adesso mi rendo conto che il bianco e nero sarebbe stato più appropriato:





"il cartello in alto dice: questo ascensore resterà fermo. per sempre, intendono."

*Son più di vent'anni che frequento il luogo, ormai sono convinta che i custodi/impiegati li scelgano apposta, forse per dare agli utenti un'esperienza simile al ristorante La Parolaccia:

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...