I giorni di festa si accompagnano a pensieri continui su massa grassa, digestione, villi intestinali, pressione alta, ictus, colesterolo, diabete, immobilità, obesità, vite all'estremo. Occasioni per inventare varianti estrose dei programmi Real Time.
Il tutto si traduce in sensi di colpa e ulteriore, immotivata, assunzione di cibo. Un "effetto valanga" che di anno in anno è sempre più preoccupante.
Una voce in strada mi distrae.
Questo pomeriggio lo passo in casa: completo relax, divano , letture, blog, solite cose. Anche se poi i sensi di colpa sul cibo ingurgitato come se non ci fosse un domani, sulla vita sedentaria, sulle abitudini sociali legate a doppio filo al consumo di alcol, la fanno da padrone.
Fuori la voce è sempre più insistente.