Il drone che volava sulla campagna toscana per eludere i recensori di Trip Advisor

Guardo un'altra volta le immagini della facciata secolare, screziata dal sole d'estate.
L'inquadratura sale in un crescendo di velocità, finché la villa scompare e al suo posto spuntano le colline.
Cipressi, ulivi, ville, un campanile in lontananza.
Il campo di ripresa percorre filari di viti, campi morbidi, cavalli che galoppano su un prato.
Poi una zona industriale: capannoni, furgoni, un parcheggio.
«Questo lo tagliamo» dice con disappunto.

La p.o. della Provincia di Solcazzo

Cerco di essere criptica a questo giro.
Ma c'ho la necessità dello sfogo.
Perché i miei post come questo qui sotto, sono davvero tanto più blandi rispetto alla cruda realtà delle cose.
Ieri, per esempio, mi sono trovata nel mezzo di una fiera affollata e afosa all'inverosimile, col mio referente dalla Provincia di Solcazzo (inutile dire quale, non è il punto del post) che mi ha comunicato l'orario sbagliato e ha dimenticato di lasciare spazio per il tema da affrontare.

Nobili e dipendenti pubblici: praticamente la stessa cosa

Giornate con livelli di stress che si possono tagliare a fette e poi usarle per farcire un panino: "sandwich allo stress e sanguinaccio, con una spruzzatina di succo di bile". Rende l'idea perfettamente.
Si avvicinano l'autunno e lo spleen depressivo.
Le giornate silenziose, i contrasti di luce dell'estate rimangono un ricordo languido. Ora è tempo di foschia e ansia diffusa: più stress per tutti.

Tu chiamale se vuoi, emozioni

Son tre giorni che scartabello casa moccolando con passione e fantasia.  Ho perso un oggetto a cui tenevo molto. Non so quando né come. Ogni tanto mi succede, non ci posso fare nulla.

Mia nonna diceva: la casa non ruba ma nasconde.

Casa mia pare che si diverta un mondo ad eclissare cose a caso ma sempre quando servono, così, tanto per farmi impazzire.

Ma in questo momento ho un problema ben più grosso per le mani.

Un problema di emozioni.

Diario dell'estate oscura: in agosto a Firenze con Real Time e Dmax



Ho speso questa estate in giro in bicicletta ed a curare con amore piante di basilico e di limoni. Le verdi creature, con estrema riconoscenza, mi hanno ripagata con abbondanti foglie profumate per la pomarola e fette fresche per il tè freddo.

È stata un'estate affollata, non sono mai mancati gli amici che, complice la crisi, sono rimasti quasi tutti in zona. Pochi soldi, poca voglia di spendere, perché chissà in autunno come si metterà col lavoro. Dal 2008 ogni anno va sempre peggio e l'antifona è stata colta abbondantemente.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...