Bookcrossing esagerato


Destinazione Bologna, andata e ritorno in mattinata.
Ho tentato di strappare il pernotto ma non ci sono cascati, non cascano mai.
Comunque io continuo a provarci.
Arrivo in anticipo, il Frecciarossa non è ancora al binario.
Caffè.
Caffè e basta, ché non ho conto spese, maledetto "alibi-crisi".
Sono vestita elegante, mi aspetta una mattinata soft: riunioni e aria condizionata. Indosso l'unica camicetta di seta del mio guardaroba.
Mi avvicino alla macchina per i biglietti. Già che ci sono posso fare quello per Pistoia che mi servirà tra qualche giorno. Mi fermo per valutare se mi convenga comprarlo adesso.
«Ciao bella.»

Non è la destinazione, ma il viaggio che conta: London calling


Arrivo trafelata nel piazzale di S.M. Novella, giusto in tempo per mettere il culo sul sedile di un autobus fatiscente, carico di fiorentini su di giri, e diretto a Pisa, dove mi attende il solito volo scrauso Ryan Air comprato a caro prezzo all'ultimo momento.

In aeroporto la trafila è estenuante, ripongo deodorante, crema e struccante dentro a un sacchetto trasparente e mi unisco al serpentone di mini trolley.

Passo i controlli, ingollo un caffè che sa di ammoniaca e finalmente mi siedo. Ravano nello zaino cercando di pescare il Kindle, ma mi interrompo subito. C'è di meglio intorno a me. È in atto, infatti, un episodio live di Airport Security "Pisa Edition".

Gli amici del babbo

Foto da http://www.bdtorino.net/files/arsenico1_157470519.jpg

Telefonata alle 9:30 del mattino.

- Ciao, lo so che non sei ancora in ferie, me l'ha detto il babbo
- Ciao, no sono ancora a Firenze, ma per poco, te come st
- Senti ti chiamo per una cosa importante
- Che succede, tutto a pos
- Importantissima, guarda. Sarò breve. Uno spettacolo. Teatro. Lo sai che mi diletto col TEATRO?
- Lo so, so che sei bravo
- Sì sì, ma ho bisogno di un favore urgente, per questo ti chiamo
- Se posso
- Guarda non te lo chiederei, ma il tuo babbo mi ha detto che potevo chiedertelo senza problemi
- Ma davvero?
- Quanto tempo è che non lo senti?
- Chi? Mio padre? Mezz'ora, direi.
- Ah, vabbè. Insomma, le cose stanno così. Facciamo questo spettacolo. Una cosa impegnativa. Testi di Antani Supercazzola
- Mai sentito, mi sp
- Non importa, è un autore del mio gruppo teatrale. Bravissimo. Ha lavorato con Pangallo. Ecco, ora facciamo questa piece, un atto unico. È importante portare gente perché è un evento Culturale & Beneficenza. Stiamo cercando di dargli più risalto possibile, capisci? La comunicazione è importante in questi casi, vitale, lo sai meglio di me che sono un vecchietto, ah ah ah
- Ah ah, veramente non sto capendo
- Ecco, allora uno spettacolo con un lungo monologo sulla condizione umana di oggi, tutti alienati a giocare a pokemongo, specialmente voi giovani
- Veramente io ho quarant
- State sempre con codesto telefonino in mano e vi perdete le cose importanti della vita
- Ok, certo. Senti dimmi come posso aiutarti
- Dopo lo spettacolo ci sarà anche un pasta party
- Un che?
- Sì, un pasta party
- Ok
- Insomma una serata importantissima, abbiamo noleggiato lo Spazio Tal dei Tali, ho dovuto anticipare la caparra di tasca mia
- Tanto hai una pensione sostanziosa
- Mica tanto, al giorno d'oggi... Vabbè. Comunque, ti voglio chiedere un favore, molto importante
- Se posso
- Vedrai di sì, non è nulla per te, ci metti un secondo
- Allora dimmi
- L'evento Facebook della serata, puoi condividerlo?
- Guarda il mio profilo non lo uso mai, non mi segue nessuno, ma se vuoi non c'è problema
- No, non il tuo profilo. Di quello non m'importa. Dicevo la pagina Facebook YXZ [Azienda per cui lavoro], ha svariate decine di migliaia di like
- Stai scherzando, vero?
- Il babbo mi ha detto che era fattibile
- Guarda a parte il fatto che mio padre non ci capisce niente di queste cose e manco gli interessano, ma poi non sono autorizzata a postare cose personali sulla pagina aziendale, ci mancherebbe. Ne va del mio posto di lavoro, credo tu te ne renda conto
- Aspetta un attimo, fammi capire: mi stai dicendo che non condividi l'evento Teatro & Pizza Party? Guarda solo una volta, eh? Mica ti chiedo di postarlo tutti i giorni. Basta solo domani in tarda mattinata, magari anche domani l'altro. Anzi, meglio mercoledì mattina
- No, scusa. Non posso
- Il babbo mi ha detto che potevo contare su di te, però. Ne rimarrà deluso
- Ma stai scherzando? Non è la mia pagina
- Senti, mi faresti proprio un favore, il babbo mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi. Ho anticipato dei soldi e poi è per beneficenza
- Beneficenza a che cosa, scusa?
- Per finanziare il nostro gruppo teatrale, facciamo iniziative culturali per dare una ventata di impegno a questa città addormentata con la gente imbambolata che gioca a pokemon go, specialmente voi giovani
- Ho capito, ora devo andare però
- Almeno pensaci, dai. Ora chiamo il babbo
- Aspetta almento cinque minuti prima di chiamarlo perché adesso lo chiamo io

Click.

La voragine

A futura memoria. Foto scattate il 25 maggio 2016 a Firenze



Una delle auto rimosse dalla buca di fango.

L'umarello di destra sta chiedendo a quello di sinistra:
"Ette icché tu ci fai qui?"

Dettagli imprescindibili

Scoprire che il mio smartphone da due lire ha anche dei filtri colorati.





Emergenza idrica, popolazione stremata

I tiggì

Interviste











La spacciatrice di libri



Una discussione sull'opportunità di buttare i libri oppure no, nata tra i commenti al post sul libro di Marie Kondo, la tipa giapponese che ha scritto "Il magico potere del riordino",  sul blog della Giovane Libraia, mi hanno fatto tornare in mente un episodio della mia vita giovanile.

Le cheerleader dell'e-book

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