Prove tecniche di copertina

Continua la mia ricerca incessante della foto per la copertina perfetta del mio prossimo ebook. Ecco uno studio in due atti di: Biancone con piccione schifoso in posa sorniona ad altezza culo. Di seguito due versioni dello stesso soggetto, ma con due livelli ben diversi di ironia.


Avevo l'idea per un post arguto ma...

...in un battito di ciglia: volatilizzata.
Nulla, sono una creatura autoreferenziale, mettiamoci l'animo in pace. Stamani mi sono svegliata con una frase che mi rimbomba in testa come un tormentone da hit parade tamarra: sbagliare è umano e perseverare è diabolico. Dunque io sarei direttamente connessa a satana in persona. Praticamente due amiconi. Ne sono convinta perché non riesco a liberarmi di certe dinamiche nocive del cavolo e le ripeto, pari pari, regolarmente. Da tutta la vita, che pesantezza. E che cavolo.
Non so come né perché, ma qui la mia esistenza sta passando, sempre uguale e da anni non mi regala non dico felicità che sarebbe anche ingenuo, ma almeno novità interessanti. E questo dipende da me, in particolare dal mio sistema interiore di priorità che dovrei rivoluzionare ma non so come fare. Ho capito dov'è il problema ma pecco di tecnica. Come si cambia un lato del carattere che non ci piace? Certo io ci provo, ormai so qual è il problema. Ma poi gli automatismi di una vita riprendono il sopravvento e eccallà la solita minestra riscaldata, tanto per citare un personaggio di Verdone che amo tanto, l'Idealtypus di sfigato con le fette di prosciutto davanti agli occhi. Io sono su quel modello. Basterebbe spostare l'asticella della self-priority (anglismo inventato di sana pianta, ma ci sta bene) a un livello più a monte, verso la me stessa che tanto bistratto per delle cazzate sempre più spesso irrilevanti.
Ora, io sto mettendo da parte cose mie, cose prioritarie, cose fondamentali porca miseriaccia cane, perché subisco, pardon, mi faccio fare interventi a gamba tesa continui. Da pressoché chiunque. Non è una cosa sensata. Io non lo faccio agli altri perché non è la mia natura, certo, ma anche perché gli altri, quelli normali, non me lo permettono. Sto parlando di sentirsi in diritto di prendersi il braccio quando l'altra, molto gentilmente, ha offerto solo il dito. Ecco, io devo trovare il tempismo di sfanculare nel momento in cui il dito non è più sufficiente, e di ritirare tutta la mano.

Misteri d'Italia



Dudù qui, Dudù là... tutto un gran parlare di Dudù. Ma la cagnolina Vittoria che fine avrà fatto?

Non potendo permettermi l'analista...


... freudiano ortodosso, naturalmente, di quelli che ti lasciano delirare senza guardarti in faccia e poi ti dicono che c'hai le peggio repressioni sessuali... Dunque, non potendo permettermi l'analista mi sfogo sul blog. Adesso, di getto, che ho poco tempo. Ho appena consegnato un lavoro e mi prendo un quarto d'ora di pausa-blog prima di un appuntamento improcrastinabile. Un appuntamento URGENTE tutto maiuscolo, come ha scritto il cliente nell'oggetto dell'email, tanto per aumentare il mio stato d'ansia, manco vendessi farmaci salvavita.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...