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Il giovane signore bagnato e il politicamente corretto

Sì è la Pellegrini che a quanto pare ha il monopolio delle immagini "donne e nuoto" su Google...
Perché ero in piscina, allora mi sono tuffata e ho annaffiato un ragazzo che era in piedi sul bordo. Io mi tuffo sempre, mi piace un casino tuffarmi. E il ragazzo bagnato mi ha detto, scherzando: «Ehi, mi hai fatto la doccia!» E io ho risposto, sempre scherzando: «scusa, mi scordo sempre di avere una mole importante!» E allora il ragazzo bagnato, che poi tanto ragazzo non era, avrà avuto la mia età, diciamo il giovane signore bagnato, all'improvviso è diventato tutto serio e mi ha detto con un imbarazzo che si tagliava a fette: «scusa te, non dovevo dirti quello che ti ho detto.» Ho risposto «figurati, che c'è di male» e sono partita a stile libero che mi viene anche piuttosto bene e mi piace cominciare con quello. Poi pensavo che devo perder peso perché anche farmi una battuta innocua come quella del giovane signore bagnato, è diventata una roba politicamente scorretta e il mondo, si sa, è pieno di animi sensibili.

Noi uncool


Punto della situazione di un estate da sfigata.

Noi uncool, per gli amici sfigati cronici, in estate siamo preda di depressioni piuttosto devastanti. Tutti, infatti, hanno delle cose fighissime da fare e una vita sociale incredibile, posti meravigliosi per trascorrerci i fine settimana ed eventi glam in città a sfare. Ho calcolato che in estate il settanta, anche ottanta per cento delle persone che conosco diventa irreperibile e più fumoso del solito al momento di fissare anche un'uscita banale, tipo un cinemino. Ma tant'è, non voglio entrare nell'intimità di questa massa di fortunati con la socialità pregna che mi gravitano intorno facendo sempre cose fantastiche. Potrei sembrare invidiosa. Io la mia estate me la trascorrerò quasi tutta a casa, ho un po' di lavoro adesso e dopo mesi di calma piatta è ossigeno miracoloso, perciò non mi posso muovere finché non finisco l'incarico. E quando finirò sarà già ora di ricominciare. Il che va bene, figuriamoci, meglio così che non aver lavoro. Tuttavia è anche molto deprimente perché non c'è nessuno in giro e un cinema, un aperitivo, una birra in compagnia sono già diventati un problema, come di solito accade nelle due settimane centrali di agosto, in cui regolarmente inizio a parlare da sola di fronte agli specchi di casa. Quindi ho deciso di organizzarmi delle attività da fare a casa, per trascorrere la sera del "quality time" in compagnia me stessa. Accetto suggerimenti, naturalmente; ci sarà pur qualche sfigata o sfigato come me che passi da queste parti... Prima di tutto, come faccio ogni estate da tre anni a questa parte, ho da leggere altri tre o quattro libri del ciclo di Dumarest, la saga di fantascienza di EC Tubb in 33 romanzi, tutta piena di viaggi nello spazio, pianeti di ogni genere con un protagonista davvero figo. Poi sto scrivendo un altro ebook che pubblicherò con le mie edizioni Il Piccione appena sarà pronto, a questo punto a settembre, forse più in là, vediamo.  Non ne anticipo il tema, faccio la misteriosa. Poi...  tempo per il post scaduto in questa pausa pranzo pomeridiana e caldissima. [continua...?]

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

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