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10 cose che un commerciale deve evitare quando incontra il potenziale cliente



Durante una riunione aziendale, un fornitore di servizi web mai visto prima (né dopo), per spiegarmi le meraviglie dei social network, ha aperto il suo profilo Facebook - pieno di foto della Fiorentina, sfottò volgari tra amici e aforismi alla Osho - e si è messo a scorrere quella timeline imbarazzante sotto al mio naso. Incurante della figura di merda che stava facendo, si è soffermato sui dodici (12, uno-due) like alla foto di un cucciolo di labrador, postata il giorno prima.

- Capisci? 12 like così, senza praticamente fare niente - mi ha detto entusiasta, quasi fosse stupito di un tale successo.

- Wow - ho risposto, cercando di capire se mi stesse prendendo per il culo oppure no.

No no, era serissimo, naturalmente. Ed era anche convinto di trovarsi di fronte a una come lui.

Allora ho pensato di scrivere i 10 errori secondo me che un commerciale non deve mai fare quando entra in contatto con un'azienda.

Ma Matteo: proprio con i più sfigati te la dovevi prendere? Il Santo Natale si vede dalle piccole cose quotidiane...


La tipa dietro la scrivania è immersa in un libretto Sellerio tutto sbertucciato, con il bollino della biblioteca di quartiere.
Da dove mi trovo non vedo il titolo, riesco a leggere solo: Camilleri.

La tipa legge senza curarsi del resto, non ha risposto nemmeno al mio "buongiorno".
La osservo rapita, ha una faccia arcigna che in giro se ne vedono poche di così antipatiche.
Di tanto in tanto, appoggia il libro sul tavolo e sottolinea qualche frase a matita.

La nemesi della palla del Verrocchio e l'ennesima sfumatura di editoria fai da te (sulla crisi economica e di mezza età: alternative al venditore africano di libri)

-...sa, sono claustrofobica. Che dice, secondo lei è il caso salire fin lassù? Come le ho detto, io ci tengo molto...

Mi squadra dalla testa ai piedi. Indossa un completo blu col distintivo dell'Opera del Duomo. Sono sicura che stia valutando con terrore l'ipotesi di trascinare la mia mole importante (svenuta o in pieno attacco di panico) giù per il cunicolo di scale affollato di turisti sudati. In fondo gli ho appena detto che non voglio morire senza essere mai salita sulla cupola della mia città. Mi pare un desiderio legittimo.

3 oroscopi online da non perdere


In ordine di gradimento e compulsione alla lettura:

1) Quello di Internazionale
2) L'Oroscopo della Susi Brescia
3) L'oroscopo di Paolo Fox, si avevo detto che, ma dai ogni tanto un'occhiata gliela continuo a dare (e poi è giornaliero, addattissimo per chi è "addicted"...)

Altri oroscopi che leggo ogni tanto, ma che mi danno meno soddisfazione: Branko e Horus.


Noi uncool


Punto della situazione di un estate da sfigata.

Noi uncool, per gli amici sfigati cronici, in estate siamo preda di depressioni piuttosto devastanti. Tutti, infatti, hanno delle cose fighissime da fare e una vita sociale incredibile, posti meravigliosi per trascorrerci i fine settimana ed eventi glam in città a sfare. Ho calcolato che in estate il settanta, anche ottanta per cento delle persone che conosco diventa irreperibile e più fumoso del solito al momento di fissare anche un'uscita banale, tipo un cinemino. Ma tant'è, non voglio entrare nell'intimità di questa massa di fortunati con la socialità pregna che mi gravitano intorno facendo sempre cose fantastiche. Potrei sembrare invidiosa. Io la mia estate me la trascorrerò quasi tutta a casa, ho un po' di lavoro adesso e dopo mesi di calma piatta è ossigeno miracoloso, perciò non mi posso muovere finché non finisco l'incarico. E quando finirò sarà già ora di ricominciare. Il che va bene, figuriamoci, meglio così che non aver lavoro. Tuttavia è anche molto deprimente perché non c'è nessuno in giro e un cinema, un aperitivo, una birra in compagnia sono già diventati un problema, come di solito accade nelle due settimane centrali di agosto, in cui regolarmente inizio a parlare da sola di fronte agli specchi di casa. Quindi ho deciso di organizzarmi delle attività da fare a casa, per trascorrere la sera del "quality time" in compagnia me stessa. Accetto suggerimenti, naturalmente; ci sarà pur qualche sfigata o sfigato come me che passi da queste parti... Prima di tutto, come faccio ogni estate da tre anni a questa parte, ho da leggere altri tre o quattro libri del ciclo di Dumarest, la saga di fantascienza di EC Tubb in 33 romanzi, tutta piena di viaggi nello spazio, pianeti di ogni genere con un protagonista davvero figo. Poi sto scrivendo un altro ebook che pubblicherò con le mie edizioni Il Piccione appena sarà pronto, a questo punto a settembre, forse più in là, vediamo.  Non ne anticipo il tema, faccio la misteriosa. Poi...  tempo per il post scaduto in questa pausa pranzo pomeridiana e caldissima. [continua...?]

SMS dalla Banca in tempo di crisi



Dalla mia filiale mi mandano sms sgrammaticati con tanto di "ke". Succede solo a me oppure è prassi comune? Lo fanno per apparire simpatici o invece sono proprio alla frutta? Percepisco disperazione in questo SMS, quindi i miei soldi non sono al sicuro. Troppa paranoia? Non credo.

iFone


Quando avevo il vecchio blog* scrissi un post su Mohammed, vù cumprà del paese e all'epoca grosso distributore di cover per cellulari taroccate. Il tempo passa e il fare impresa dà i suoi frutti: Mohammed ha ingrandito il suo giro e ora vende anche cellulari cinesi, splendide imitazioni dei più blasonati iphone. Da fedele fan di Tommaso Labranca, quando li ho visti sono andata in brodo di giuggiole:
- Santo cielo, Mohammed, sono bellissimi!
- Lo sapevo che ti garbavano. Ti fo un prezzo buono...
- No no, non lo voglio, non mi serve...
- Guardalo bene, lo so che ti garba...
- ...
Adesso abbiamo un nuovo cell. di famiglia. Naturalmente non è nemmeno uno smartphone, è tutto finto. E noi ne siamo molto orgogliosi anche se abbiamo paura a telefonarci perché si surriscalda subito in modo anomalo e allora ci siamo messi in testa che sia cancerogeno. Ma vuoi mettere la soddisfazione estetica?

* Il post non è più online ma fa parte del mio ebook.

Ebook di Natale gratis + edizioni fai da te non si negano a nessuno...

La foto a tema distopico della graziosa copertina è fatta
con le mie zampette e non è un fotomontaggio.
- Versione breve:
Anche io ho fatto un ebook (un anno fa, ma questo è nella ver. prolissa). Si scarica gratis da qui!


- Versione prolissa:
Come "tutti" sanno, Splinder è arrivato agli sgoccioli della sua breve ma intensa vita: chiuderà a fine Gennaio 2012 come avverte quel boxino bordato di rosso sulla home page. E io su Splinder ho avevo ben otto anni di blog: una caterva di post, commenti e foto. Mi si stringe il cuore.
Fin dai tempi più remoti io ho nutrito un sano amore/odio per Splinder: disservizi, feed RSS che si aggiornavano con giorni e giorni di ritardo dalla pubblicazione del post, la famigerata schermata blu Splinder è in manutenzione...  erano all'ordine del giorno e mi facevano moccolare tutte le volte. Tuttavia per tante altre cose Splinder è stata una grande piattaforma e un punto di aggregazione eccezionale; grazie a S sono entrata in contatto con tanti blogger che continuo a seguire... bla bla bla.
Facciamola breve che ho il caffè sul fuoco: a un certo punto ho sentito l'esigenza di fare un backup dei miei post. Erano tempi non sospetti, nessuno si immaginava che un giorno Splinder avrebbe chiuso i battenti per sempre, nemmeno i "Masters of Splinder" stessi, ci scommetto. Non esisteva un sistema di salvataggio di tutto l'ambaradan, che infatti è stato messo a punto solo di recente (e pare con problemi di funzionamento anche lì, tanto per cambiare).
Ma sto divagando ancora - da vera recidiva dello spippolamento libero - quando invece la storia è semplice: ho salvato con molta calma un tot di post dal mio vecchio blog, scegliendo tra quelli che mi piacevano di più o che mi sarebbe dispiaciuto perdere in caso Splinder si fosse sfasciato in modo irreparabile (questa ipotesi è sempre stata stagliata sul mio orizzonte splinderiano). Insomma ho intrapreso un'attività di backup selettivo, fatta senza fretta. Così facendo mi sono ritrovata un anno fa con questa antologia autoreferenziale fatta a mio uso e consumo.
Poi mi sono divertita a convertire il file in epub e in altri formati di libri elettronici, tanto per fare un po' di esperimenti perché io sono un'appassionata di ebook e possiedo e uso con entusiasmo un ottimo lettore Sony, ormai da quasi tre anni. Al punto che mi reputo una pioniera del device! Anyway, ecco il mio ebook che è stato per un anno parcheggiato e dimenticato su Smashword. Ora che vecchio blog non esiste più, questo ebook è tutto quello che mi resta, dotato di layout presentabile, come "archivio del fu". Un'opera vecchia di un anno, si intitola Gattasorniona the Anthology ed è edita dalla mia casa editrice personale: Edizioni Il Piccione Firenze. Bello, vero? Perché sono cose note: al giorno d'oggi ce l'hanno tutto la casa editrice fai da te e io non mi faccio certo lasciare indietro. Si scarica l'epub direttamente da qui ed è disponibile anche in altri formati meno cool di epub su questa pagina di Smashword. E ora succosa anteprima editoriale: le Edizioni Il Piccione stanno preparando un altro mini-ebook che uscirà quando uscirà.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...