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L'importanza di imparare l'inglese... a Firenze sud





Firenze Sud.





Tanto verde e tanti pensionati di enti, ultimi sopravvissuti di quella piccola borghesia benestante che ormai non esiste più, decimata da crisi, debito pubblico stellare e precariato.

Qui gli abitanti della mia età, spesso hanno ereditato l'appartamento dai nonni, altrimenti, con gli stipendi di oggi, sarebbe pressoché impossibile permettersi una casa in queste strade.

Mi sveglio con un lieve dopo sbronza. Lo estinguo sul nascere, grazie a un paio di bicchieri d'acqua del rubinetto. È freschissima perché l'acquedotto (negli anni Ottanta era uno dei più moderni d'Europa) è a due passi, e l'acqua non deve attraversare chilometri di tubature vecchie e incrostate di scorie più o meno nocive come accade in altre parti della città.



Dove vivo io, per esempio.


Aspettarsi il lavoro gratis dalla webagency di fiducia



Gianluca Diegoli ha pubblicato un podcast dal titolo: "Aprire un negozio online, da dove comincio?" Si tratta di un seminario sul tema: ecommerce e presenza online delle aziende. In circa un'ora e mezza di conversazione, affronta alcuni temi cruciali per chi si occupa di commercio in rete: dalla costruzione del sito, all'impostazione della newsletter, dalla gestione della mailing list al rapporto con i social Network, dall'organizzazione del customer care... e così via.

In tutto questo discorso mi ha colpito l'intervento polemico sul finale, fatto da un tizio titolare di un sito di ecommerce che ha sollevato un problema per me emblematico. Il tizio ha preso la parola per lamentarsi delle webagency in generale e della loro pessima abitudine di pretendere di essere pagate per i loro servizi.

Social Media Manager a colloquio: la fissa del blog



Quando sono entrata nella sala riunioni non mi ha salutata.
Mi ha guardata di straforo, ho sentito il suo sguardo addosso.
Poi gli hanno spiegato che sono io la responsabile del progetto.
Adesso è tutto sorrisi.
Però al momento delle presentazioni non mi ha guardata negli occhi e mi ha offerto una mano molliccia e fredda.
Ho stretto la gelida manina senza nascondere una smorfia di disgusto. 
È il terzo che incontriamo.

Gara di demenza


Titolo e commenti a questo post sono una gara a chi è più demente. L'ultimo scrive "grazie a Dio". No, dico: "grazie a Dio". Ma come si fa?



Per la cronaca, la stessa cosa che dicevo sui ristoranti tipici a conduzione familiare la penso anche dei bar...

Una riflessione a livello zolla sulla privacy dei nostri dati

Gli americani ci spiano con sistemi ultra sofisticati, centri della NSA in tutto il mondo, social network saccheggiati per le info degli utenti, big data, servizi come Dropbox che uno si chiede: come cavolo campano questi? Ma poi lo usi lo stesso perché è tanto comodo. Pure questa piattaforma blog, approdata a Google da anni. Ho letto molto su questo argomento, le vicende di Edward Snowden, del povero Kim Dot Com, ecc. Ho letto anche stronzate megagalattiche come quella notizia che Putin avrebbe regalato delle chiavette "USB spia" al G20. Ce lo vedo perfettamente: dopo le foto con i capi di stato, Putin si avvicina alla Merkel, a Berlusconi o forse Monti e compagnia bella e gli dà il gadget. Come a una convention aziendale, di quelle scrause. Anche gli altri capi di stato tirano fuori i loro gadget, tipo l'utilissima lampadina da tenere attaccata al portachiavi per aprire le serrature al buio, oppure il calzino porta-cellulare, oppure il tappetino per il mouse. Plausibilissimo, complimenti per lo scoop giornalistico.
Comunque ci sono tanti blog che ne stanno parlando anni luce meglio di quanto possa fare io. Allora, come consuetudine di questa casa dell'autoreferenzialità, vorrei raccontare un piccolo episodio che mi riguarda anche se di striscio e per caso.
Tempo fa un medico della provincia di Roma mi ha inoltrato un'email di un centro di analisi mediche, convenzionato ASL, sempre della provincia di Roma. Un forward "brutale", dal telefono a un indirizzo credo simile al mio nickname sennò non si spiega l'errore.
Questa email contiene in allegato i risultati delle analisi mediche di 11 persone.
Nome, cognome, data di nascita, cod. paziente, valori del sangue... Sono persone giovani e quasi tutte, tranne una, hanno dei nomi stranieri. Uno di loro ha la glicemia alta. Gli altri non so; non ho guardato bene, mi servivano solo poche info per scrivere questo post.
Alcuni di questi nomi sono su Facebook (forse tutti, io ne ho cercati solo due o tre). So che lavoro fanno e ho visto le loro foto. Se dovessi assumere uno sarei già a conoscenza della loro situazione di salute e potrei scegliere più oculatamente, magari scartando quello con la glicemia alta, per esempio.
Linkedin mi dice che questo medico si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università La Sapienza Di Roma ed è iscritto all'Ordine dei Medici di Roma. Poi si è specializzato in medicina del lavoro all'università di Napoli e ha lavorato in un discreto numero di enti e società varie. C'è l'elenco dettagliato. Nel riquadro delle competenze ha segnato (incollo pari pari):

Non potendo permettermi l'analista...


... freudiano ortodosso, naturalmente, di quelli che ti lasciano delirare senza guardarti in faccia e poi ti dicono che c'hai le peggio repressioni sessuali... Dunque, non potendo permettermi l'analista mi sfogo sul blog. Adesso, di getto, che ho poco tempo. Ho appena consegnato un lavoro e mi prendo un quarto d'ora di pausa-blog prima di un appuntamento improcrastinabile. Un appuntamento URGENTE tutto maiuscolo, come ha scritto il cliente nell'oggetto dell'email, tanto per aumentare il mio stato d'ansia, manco vendessi farmaci salvavita.

3 oroscopi online da non perdere


In ordine di gradimento e compulsione alla lettura:

1) Quello di Internazionale
2) L'Oroscopo della Susi Brescia
3) L'oroscopo di Paolo Fox, si avevo detto che, ma dai ogni tanto un'occhiata gliela continuo a dare (e poi è giornaliero, addattissimo per chi è "addicted"...)

Altri oroscopi che leggo ogni tanto, ma che mi danno meno soddisfazione: Branko e Horus.


No logo

Perché poi una diventa acida. Ci credo. Perché una va a cena da un'amica che non vede da tanto. il marito è a calcetto. Si mangia, si parla, si mette a letto la creatura meravigliosa e stranamente tranquilla che non ha rotto le scatole quasi per nulla. Poi caffè sul divano e arriva "slang" aka il consorte. Slang è venuto fuori da un po' - e non da me, maligni lurker del cavolo che poi mi scrivete in privato perché avete riconosciuto il soggetto- dopo aver letto i suoi status di facebook sgrammaticati cercando di scrivere in vernacolo, arte che solo l'intramontabile Vernacoliere riesce a compiere senza scadere nel patetico. Ora: Slang mi saluta appena, va di là e ritorna subito dopo con un portatile acceso che mi butta in grembo. Non faccio in tempo a chiedere che succede che lui mi dice che gli DEVO fare un favore. Perché ha il suo logo (il suo logo?) che - deve mandarlo a quello che gli stampa i biglietti da visita - non è vettoriale e gli hanno detto che così gli viene fuori uno schifo. Non è un logo. Faccio la finta tonta e gli dico di chiedere al grafico che gliel'ha disegnato perché di norma un logo si fa in vettoriale. Punto nell'orgoglio mi dice che l'ha fatto da solo! Guardo il disegno e sembra uno scaracchio catarroso sull'asfalto. Cerco di tagliar corto e continuare la conversazione con la mia amica che distoglie lo sguardo. Anche lei sapeva: collaborazionista! Gli dico di mandarmi il file. Lui mi interrompe, mi dice che me lo manda subito se glielo posso fare domani mattina presto, ché ha fretta lo deve mandare in stampa subitissimo...  Gli dico di mandarmi il file che poi gli faccio il preventivo per il lavoro. Ci vorrà una settimana dico a occhio e croce, senza stare ad ascoltare le sue urgenze. Mi guarda malissimo, piagnucola, cazzo questo piagnucola perché non può avere tutto subito e gratis. Devi morire, penso. Sorrido dico che si è fatto tardi e torno a casa.

Follie claustrofobiche: gente che non sta tanto bene


Sarà che soffro di claustrofobia e questa sarebbe l'ultima delle cose che mi verrebbe in mente di fare, ma  la storia di questo tizio mi riempie di tristezza, ogni tanto ci ripenso e ritorno a cercarla. Non so se quelli di Repubblica ci abbiamo ricamato sopra o meno, però leggere di qualcuno che ha trascorso la propria vita a scavare volontariamente la propria miniera personale, mi fa scendere l'umore sotto i piedi. Sono triste per lui, intendo. Mi basta far mente locale un attimo. Voglio conservare la notizia per tutte quelle volte in cui mi sentirò giù al pensiero della vita che trascorre inesorabile, senza che riesca mai a fare tutto quello che vorrei. Ecco, d'ora in poi penserò alla miniera mono-familiare dello Svizzero e tirerò un sospiro di sollievo.

Una mano di fascismo dà freschezza...

Sarà il tempo di oggi, nuvoloso e prossimo alla pioggia a buttarmi giù, fatto sta che c'ho un gran giramento diffuso. Ieri sera ero in zona via de' Benci, dove da qualche giorno c'è il coprifuoco dei locali notturni. Provvedimento stupido, si è passati da un estremo all'altro. Una sera la strada affollata da gente ubriaca che non lascia passare le auto, la sera dopo il deserto dei tartari con i locali vuoti e la già misera notte fiorentina privata di un pezzo importante di vita. Chiaccherando col gestore di un locale che per questa decisione poco felice ha l'acqua alla gola per gli incassi mancati, ho chiesto un po' di info sulla questione a cui lì per lì avevo dato poco peso. Io sono anziana, la mia movida notturna ha orari diversi da quelli della gioventù. Ma qui si parla anche di persone che hanno investito in licenze, ristrutturazioni, ammodernamenti, promozione e tanto altro che da una sera all'altra non hanno più la clientela. A parte le voci incontrollate, quelle che escono sempre fuori in occasioni come questa, del tipo: "Lo vedi lì? Sì quel palazzo lì al piano x. Ecco, lì ci sta l'assessore Tal dei Tali e allora è stato Lui a far chiudere tutto perché vuol star tranquillo in casa..." Voci che lasciano il tempo che trovano, certo, ma i nomi vanno di bocca in bocca e alle elezioni future - Pavlov insegna :) -  possono avere un peso. Anche per chi ha scelto di cadere dal pero come il Renzi. Tuttavia io mi chiedo, ma non è possibile controllare il territorio senza chiudere i locali? Un gestore non può essere responsabile di quello che accade in strada. Il controllo delle strade deve essere affidato alle forze dell'ordine, addestrate (e possibilmente istruite a usare modi urbani con la popolazione), per dirimere controversie, sedare risse, multare chi sporca e infrange le leggi o fa casino oltre i limiti di legge. Cacchio. Questa chiusura coatta e a tutto tondo mi sa tanto di quei tempi in cui si stava meglio anche se si stava peggio. Che poi erano tempi di merda, senza se e senza ma, lo sanno tutti. Buon 2 Giugno, io festeggio la festa della Repubblica con entusiasmo e tricolore fuori dalla finestra, nonostante tutto.

SMS dalla Banca in tempo di crisi



Dalla mia filiale mi mandano sms sgrammaticati con tanto di "ke". Succede solo a me oppure è prassi comune? Lo fanno per apparire simpatici o invece sono proprio alla frutta? Percepisco disperazione in questo SMS, quindi i miei soldi non sono al sicuro. Troppa paranoia? Non credo.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...