Molto del disappunto di questi giorni nasce dal rafforzarsi della consapevolezza che il nuovo mondo, della cui idea tutti ci siamo invaghiti, sarà ben poco differente dal vecchio.
Certo, negli ultimi due mesi ci sono tante cose che sono cambiate, però - stringi stringi - nulla di veramente significativo.
Superficialità, quisquilie, rotture di scatole, impoverimento. Cassa integrazione.
Mi viene in mente un dettaglio divertente.
Anzi, mi fa
proprio ridere.
Parlo con amici che sono sempre stati un po' col piedino
tendente a destra, con la manina pronta a scattare producendosi in rigidità grottesche, e adesso li scopro
incazzatissimi per quanto le forze dell'ordine siano repressive, perché
quella volta si stavano facendo i cavoli loro, gli hanno chiesto dove
andate, hanno voluto i documenti, li hanno redarguiti con fare paternalistico per concludere con: questa volta non vi facciamo la multa e cose del genere, quando invece
l'ordinanza non era chiara e dovrebbero essere più rispettosi dei cittadini. Cittadini-che-pagano-le-tasse.
Nel 2020 scoprire da insospettabili
criptofascistelli – cartina di tornasole per individuarli:
malcelata soddisfazione per i massacri di Genova 2001 + inossidabile tendenza all'autocommiserazione tout court – che le forze dell'ordine hanno bisogno di regole altrimenti
tendono a diventare tracotanti è interessante,
perché vuol dire aver vissuto poco o aver vissuto forse in qualche nicchia ovattata fatta di privilegi micragnosi e troppa
televisione.
Accoppiata che ottunde e dà una percezione distorta di sé e del mondo in cui si vive.
Percezione che è pronta a volatilizzarsi in un puf! con un brusco tonfo nella "realtà vera" in caso, per esempio, di panedemia.
Percezione che è pronta a volatilizzarsi in un puf! con un brusco tonfo nella "realtà vera" in caso, per esempio, di panedemia.
Ma anche in caso di molto meno.
Comunque che certe cose diventino un problema solo quando capitano in prima persona è un'altra "cartina tornasole dell'imbecillità" (cit. Tommaso Labranca❤️).