Visualizzazione post con etichetta Tutorial consigliati il fai da te in tempo di crisi. Mostra tutti i post
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Appunto dal passato

Dentro a un libro preso a caso dallo scaffale, ho ritrovato un appunto risalente a otto, forse nove anni fa che mi ha fatta sorridere.


Penso alla crisi economica mentre sul fuoco una palla di contorno tricolore Orogel si scongela nella padella antiaderente. David Bowie canta Changes e nel bicchiere a calice ho dell'ottimo Valmont vin de pays d'oc comprato a meno di due euri all'Esselunga, insieme a un tot di cose inutili, ma prendi due e paghi uno, a cui non ho saputo resistere. Dopo la giornata in ufficio dovrei sbrigare delle faccende in casa, ma non ho molta voglia, così sorseggio vino aspettando Un posto al sole.

Come aumentare i propri follower e rafforzare la presenza su Twitter. Considerazioni dopo aver consultato numerosi blog del settore. CHE COSA È SUCCESSO A BROOKE?

Non sono molto portata per Twitter e me ne curo il giusto. Addirittura c'era un tempo in cui cancellavo settimanalmente i follower. Li testavo e li cancellavo, pensavo che una decina, massimo venti fossero più che sufficienti.
"Pochi ma buoni", ché il casino ipersociale era su Splinder e su Facebook.
Poi tutto è cambiato e Twitter ha iniziato a darmi più soddisfazioni di Facebook. A dire il vero non è proprio così, io vado a periodi, un po' Twitter un po' FB come preferito del cuore. Ora sono nella fase Twitter.

Cronaca dell'acquisto di un ebook con i maledetti #DRM Adobe

Ho comprato un ebook protetto da DRM Adobe. Ho sbagliato e non lo farò mai più. Lo giuro solennemente. Ho cliccato con disinvoltura, troppa, ma pensavo davvero di aver acquistato un file di testo vero e proprio, per la discreta somma di quasi €10 (dieci euri).
Per un gruzzolo del genere ti devono dare il file e basta. Invece no, ecco i maledetti DRM Adobe. E io me ne sono accorta soltanto dopo averlo pagato, porca miseria.
Da fedele lettrice di blog come Baionette Librarie e Gamberi Fantasy avevo imparato a stare alla larga dai DRM e da schifarli di default, perché per me vale la regola che se reperire un libro deve creare rotture di scatole allora è meglio passare al successivo e cercare per altri canali, ma sempre con calma e convenienza quello "problematico". Non dico che libro fosse, non ha importanza ai fini del discorso.
Dunque, pago la bellezza di 10 euri e immediatamente ricevo la mail con il link per scaricare il file. Allora accedo alla mia area utente di Ultima Books e scopro che ho appena comprato un file protetto da DRM Adobe e non il libro vero e proprio. Potrò visualizzarlo su 6 "devices" in tutto: 3 fisse e tre mobili, poi rizzati. Ma come, è roba mia, io lo visualizzo dove mi pare, quando mi pare, stiamo scherzando? Possiedo due computer e due lettori di ebook, già son fuori dai giochi. Non esiste.
Comunque clicco sul download dell'epub e invece mi viene fuori un file .acsm. Ma che roba è? Non esiste caricarlo direttamente sul lettore, giammai, prima bisogna installare il programma gratuito (e vorrei anche vedere) Adobe Digital Editions, ma solo dopo esserci crearti un Adobe ID.
Di punto in bianco il mio mac impazzisce (o rinsavisce, dipende dai punti di vista) e non mi fa più collegare ai siti Adobe. Da Twitter apprendo che il problema è solo mio. Allora prendo il mio vecchio portatile con Windows XP (sì io ce l'ho ancora e funziona bene), creo l'ID richiesto, scarico e installo il software Adobe Digital Editions che mi crea una cartella dal nome "My Digital Editions" o giù di lì, dove ci piazza il file epub del libro. Ma è una situazione strana perché quella cartella è tipo un'enclave della Adobe sul mio hard disk. Il mio file epub pagato ben 10 euri non lo posso né copiare altrove, né aprire con Sigil per fare le modifiche al foglio di stile come piace a me.
Eppure la settimana scorsa sempre da Ultima Books ho comprato Mu, l'ultima fatica letteraria di Tommaso Labranca, un file epub, perfetto e semplice che ho aperto subito per sistemare i font come piace a me e infine ho archiviato in Calibre senza tante storie. Ma quello non aveva i maledetti DRM...
Dunque ritorniamo invece al presente con gli odiosi DRM. Quando mi sono resa conto che non potevo aprire il libro che avevo pagato €10 per sistemare i font come piace a me ho moccolato e ho avviato amule scaricando quel titolo in venti minuti scarsi. Non è pirateria, l'avevo già comprato e pagato. Ok?
Poi c'ho pensato e ho deciso di usare il mio file, non quello di altri, perché proprio l'averlo pagato mi dava la certezza che non contenesse errori e poi volevo andare fino in fondo a questa storia.
L'unico sistema però era craccarlo, per eliminare una volta per tutte i maledetti DRM. Un'operazione semplice, come ci ha insegnato a fare il Duca in un tutorial preziosissimo disponibile sul suo blog: Togliere i DRM dagli eBook: guida per principianti.
Ho seguito passo per passo la guida che è precisa e nemmeno tanto difficile. Basta seguire i vari step alla lettera, avere un po' di dimestichezza col computer, ma insomma, nemmeno poi tanta. In pochi minuti ho avuto il mio file epub sbloccato e utilizzabile su Calibre.
A quel punto l'ho aperto per  sistemare finalmente i font come piace a me e ci ho trovato un codice caotico. Ho aperto anche il file che avevo scaricato piratato e ho constatato che a livello di codice e struttura fosse messo molto meglio dell'originale che - ripeto - ho pagato 10 Euro. Porca miseria.

Una lezione di economia da non perdere



Un'ora di lezione di economia da non perdere: Nino Galloni, economista e direttore generale del Ministero del Lavoro ripercorre la storia economica dell'italia dal dopoguerra a oggi. La crisi in tutti i suoi aspetti spiegata in modo chiaro, finalmente:
«Non ci dimentichiamo che alla fine degli Anni Settanta l'Italia aveva superato l'Inghiterra - e nessuno trent'anni prima poteva immaginare un risultato del genere - aveva quasi appaiato la Francia e stava minacciando la Germania. È uin quella situazione che si stabilsce in europa l'accordo per i cambi fissi...»

Da Il funzionario oscuro che faceva paura a Khol (link)

Del fare le cose da sé e della manutenzione dell'ebook reader

Questo post inaugura la categoria "tutorial consigliati: il fai da te in tempo di crisi". In uno dei primi post che ho scritto nel vecchio blog - che non esiste più se non nella cache di Google o nell'e-book conseguente e gratuito - raccontavo della soddisfazione nell'aver imparato a sostituire la candela dello scooter da sola. Una cosa meravigliosa che a suo tempo aumentò notevolmente la mia autostima e qualità di vita, fino a quando ho comprato uno scooter un po' meno tarocco e allora non ho più avuto bisogno di pensare alla candela di accensione.
Oggi vorrei parlare di un altro traguardo analogo: il cambio della batteria del lettore di e-book che ha dato una nuova e inaspettata vita al mio vecchio Sony PRS 505, entrato con onore nel suo terzo anno di vita. Il sony PRS 505 è un lettore di ebook a mio avviso bellissimo. Tutto in alluminio, resistente e con un design molto bello. Ma con un unica pecca: questo modello è particolarmente sfigato per quanto riguarda il cambio della batteria. Infatti si trova infrattata dentro uno chassis elegante fuori, ma che all'interno pare uscito direttamente dalla mente di M.C. Escher e per arrivare al "dunque" c'è da fare un percorso che nemmeno Lara Croft in gioventù... Quelli moderni sono più gestibili, mi dicono.
Così ho acquistato una batteria nuova su Ebay, pagandola più di un terzo del prezzo di un Kindle di ultima generazione nuovo. Ma vuoi mettere la soddisfazione del far da sé e del rimanere fedele a un lettore di ebook fuori dal mainstream? :)
Poi mi sono affidata a questo video di YouTube per eseguire l'operazione che consiglio di guardare a chi abbia il mio stesso problema. È fatto benissimo, a parte il Bolero di Ravel prepotente in sottofondo che dopo un po' fa venire il palletico. Ma l'importante è conseguire l'obiettivo. Così dopo meno di un'ora ho avuto il lettore di ebook rigenerato "quasi senza danni" (ho perso una sola vite in tutto il procedimento e ancora mi domando che fine abbia fatto).

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...