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Bookcrossing esagerato


Destinazione Bologna, andata e ritorno in mattinata.
Ho tentato di strappare il pernotto ma non ci sono cascati, non cascano mai.
Comunque io continuo a provarci.
Arrivo in anticipo, il Frecciarossa non è ancora al binario.
Caffè.
Caffè e basta, ché non ho conto spese, maledetto "alibi-crisi".
Sono vestita elegante, mi aspetta una mattinata soft: riunioni e aria condizionata. Indosso l'unica camicetta di seta del mio guardaroba.
Mi avvicino alla macchina per i biglietti. Già che ci sono posso fare quello per Pistoia che mi servirà tra qualche giorno. Mi fermo per valutare se mi convenga comprarlo adesso.
«Ciao bella.»

Storie di traffico e di corna




In una macchina stipata all’inverosimile di vettovaglie e pentolame, mi stringo nel sedile posteriore, cercando di non dare noia con la mia mole importante ai due passeggeri seduti accanto a me.
Mi sto impegnando a tenere a bada il mal d’auto che mi ha colta subito, appena ho sentito il motore che si accendeva.

La Sam


Samantha si dà un'ultima occhiata allo specchio. Ha indossato il vestito mini, quello con lo spacco giropassera e gli inserti in oro. Ai piedi sandali alla schiava con tacchi altissimi. Anche quelli dorati. Avvicina la faccia allo specchio fa una smorfia lenta: niente residui di rossetto sui denti. Poi controlla i tatuaggi. La luna sulla spalla, il cuore col nome della figlia sulla tetta, il tribale maori intorno al bicipite. Tutto a posto. Guarda l'orologio per l'ennesima volta, gli ospiti stanno per arrivare.

Perché aborri l'idea di auto pubblicarti in cartaceo?

Appartamento lussuoso in uno dei tanti palazzi signorili di fine Ottocento situati sul bordo del centro storico. È lo studio di un professionista rinomato.
Ci conosciamo da tanti anni, da oltre un decennio per la precisione.
Stiamo terminando un lavoro piuttosto lungo, in cui abbiamo avuto un sacco da fare. Sono stanca, non vedo l'ora di finire e andare a prendere un caffè.

La nemesi della palla del Verrocchio e l'ennesima sfumatura di editoria fai da te (sulla crisi economica e di mezza età: alternative al venditore africano di libri)

-...sa, sono claustrofobica. Che dice, secondo lei è il caso salire fin lassù? Come le ho detto, io ci tengo molto...

Mi squadra dalla testa ai piedi. Indossa un completo blu col distintivo dell'Opera del Duomo. Sono sicura che stia valutando con terrore l'ipotesi di trascinare la mia mole importante (svenuta o in pieno attacco di panico) giù per il cunicolo di scale affollato di turisti sudati. In fondo gli ho appena detto che non voglio morire senza essere mai salita sulla cupola della mia città. Mi pare un desiderio legittimo.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...