Il mistero di Google +

Prima mi sono persa nel mio profilo Gugolpiù.
Cercavo non ricordo più che cosa e ci sono finita dentro.
Toh, guarda, il mio profilo Gugolpiù, ho mormorato tra me e me, quasi incredula.
Mi pareva di essere finita in una dimensione alternativa, una realtà distopica che mi faceva sentire strana. Una sensazione leggermente sgradevole, come se qualcosa di indefinito non fosse a posto.

Ne ho approfittato per guardare meglio questo ecosistema alieno.

Neanche il tempo di un click che il profilo Googlepiù mi ha subito chiesto di approvare un vanityurl.
L'ha fatto con stile, come se ne avessi fatto richiesta un attimo prima. Mi sono irrigidita. Ma in fondo, chi sono io per oppormi al vanity url di Google? Per farla breve, adesso ho questo indirizzo semplice da ricordare: https://plus.google.com/+GattaSorniona.

Ma so già che non ritornerò tanto presto.

Lo so bene, perché il mio profilo Google più mi intristisce tanto e mi viene voglia di cambiare pagina all'istante. Forse è quella sensazione di ordine e di dismissione imminente che emana, non saprei. Una cattedrale in un deserto di cattedrali, in cui tutti preferiscono andare altrove, e forse proprio per gli stessi miei motivi.
E Googlepiù non sarebbe neanche tanto male. L'interfaccia è molto bella, secondo me. Però lo trovo complesso, una complicazione dell'ufficio affari semplici. Un mucchio di funzioni, interfaccia bella e pulitissima, ma nulla che ti faccia sentire "welcome".

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...