Visualizzazione post con etichetta Voglio emigrare immediatamente non sto scherzando sono serissima. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Voglio emigrare immediatamente non sto scherzando sono serissima. Mostra tutti i post

Colgo, dunque sono: Settembre

Il famoso fico vezzoso
In questi giorni passo la maggior parte del mio tempo libero a spippolare su internet, cercando informazioni per organizzarmi un molto vario ed eventuale soggiorno all'estero. Non so se alla fine lo farò davvero, ma nel frattempo I act as if... che mi pare una cosa molto positiva. Sto entrando anche nell'ordine di idee di cambiare lavoro, o meglio azienda, ché dove sono ora son tutti matti ed è meglio aver paura che buscarne. Questa, più che volontà di cambiamento, è un puro istinto di sopravvivenza. Perciò mi guardo intorno e faccio bene. Poi sto cercando un'attività ricreativa nuova da fare in inverno, perché ogni anno mi piace imparare a fare cose nuove, o frequentare ambienti diversi. Non so ancora di preciso che cosa mi piacerebbe, intanto ci sto pensando e valuto le possibilità e cerco di cogliere le occasioni. Eccoci, questo è Settembre. Il mese della mia frutta preferita, l'ho scritto anche altre volte, e il mese delle nuove partenze, metaforiche e non. Rami secchi da sfrondare o già sfrondati e nuove possibilità all'orizzonte, almeno lo spero. Dalle mie parti si respira un fermento sfruzzichino e corroborante. Solo per me è così?

Brainstorming, backstage, call centre

Oggi al lavoro ho avuto un'esperienza interessantissima, di quelle che sono formative e inquietanti allo stesso tempo. Ho partecipato a una seduta di brainstorming per creare il testo ideale della telefonata da far recitare agli addetti al call centre che stanno vendendo i nostri servizi. Non è la prima volta che lavoro con il backstage dei call centre, ma è la prima volta che sono presente al momento della scrittura del testo della telefonata tipo, o meglio dell'algoritmo della telefonata tipo. 
L'obiettivo è non lasciare respiro all'interlocutore, l'operatore deve riuscire a chiuderlo in uno spazio verbale da cui non possa più uscire (se non interrompendo la telefonata) e cercare di fargli accettare un appuntamento con uno dei nostri piazzisti. Naturalmente non deve mai saltar fuori chiaramente che l'appuntamento lo stanno prendendo con un venditore di servizi qualsiasi, no! Il tutto va fatto passare come se si trattasse di una visita specialistica assolutamente improcrastinabile e a tutto vantaggio dell'interlocutore. A parte gli inevitabili conati di vomito, ma celati perfettamente sotto il mio carapace di professionalità, ho trovato questo momento creativo molto interessante. Mi sono resa conto di quanto io subisca nel quotidiano certi meccanismi che son coercitivi e anche di quanto io sia pigra a smascherarli, perché son tecniche terra terra che mirano a convincere persone indaffarate che in quel momento abbiano poca voglia di collegare il cervello. E mi sono resa conto anche di quanto c'è dietro a una telefonata di call centre. Allora ho deciso che d'ora in poi a ogni telefonata promozionale, io riaggancerò la chiamata immediatamente, lo giuro, senza nemmeno dire: «no, grazie.»

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...