Pronto Nabucodonosor?



Pronto Nabucodonosor?
...
Oh, finalmente. È una vita che aspetto, stronzi.


Click.














Matrix è ovunque, è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per non farti vedere la realtà.

Sì, lo so cos'è Matrix. Lo sanno tutti: pillola blu, pillola rossa.

Ehm, questo è il mondo reale, le macchine hanno preso il sopravvento, gli esseri umani vengono coltivati come le piante...

Benissimo, guarda. Molto meglio del casino dei weekend prenatalizi a Firenze...

Dicevo, gli esseri umani vengono allevati come piante...

...Con la pioggia, i turisti e i lavori della tramvia, non so se mi spiego... l'inferno.

Stiamo organizzando la resistenza, ci riprenderemo il nostro mondo.

Scusa, ma perché disturbarsi? Qui si sta una crema.

Possiamo allenarti per tornare indietro a combattere a colpi di jujitsu.

Guardi signor... Signor?

Morpheus.

Ecco, guardi signor Morpheus, la ringrazio ma non le faccio perdere altro tempo. Datemi solo un po' di pappina proteica e un salva schermo coi caratteri kanji a caso. Poi andate dove vi pare, e auguri col parcheggio.

Ah, allora ok.

Signor Morpheus?

Sì?

Fichi codesti occhiali.

Grazie.

Studio traiettorie thailandesi, visualizzando colori caldi e sole a palate, mentre il gelo che sale dal basso mi dà la sgradevole sensazione di avere il calzino bagnato


Pausa pranzo, voglia di diario.
Come ai vecchi tempi, quelli in cui tutto era due punto zero.
Pesto con forza i tasti neri di una tastiera estranea.
Ho appena ordinato su 20090.eu Agosto Oscuro, raccolta di poesie di Tommaso Labranca. Ma ne parlerò in modo più esteso quando avrò letto il volume che è uscito oggi, acquistatelo e regalatelo per Natale o quando vi pare.
Prima di comprare il libro ho dato un'occhiata a un certo gruppo Facebook che bazzico con smaccata autoindulgenza, Naufraghi di Splinder, formato da ex splinderiani nostalgici. Perché com'era bello il momento Splinder che se non c'eri, non puoi capire.
E mentre ripensavo a quei tempi lì, mi è caduto l'occhio sul libro de La Pizia, Mondo blog, testo di riferimento per comprendere il mondo dei primi blog.
E anche lì: come si stava bene al tempo dei primi blog, quando eravamo pochi e ci si conosceva tutti. E in effetti in Mondo blog La Pizia va letteralmente a casa dei blogger, uno per uno, gli suona il campanello per intervistarli vis a vis.
Impensabile adesso, fa senso anche solo raccontarlo.
E probabilmente anche allora c'era qualcuno che rimpiangeva il tempo in cui questi siti strani, dal nome antipatico - blog - fatti solo di una pagina a scorrere, ancora non erano così diffusi e se si aveva qualcosa da dire lo si poteva fare benissimo con un sito web costruito con Front Page e pubblicato su Supereva o un servizio del genere.
E via discorrendo, si potrebbe andare a ritroso fino ai piccioni viaggiatori e alla caccia col falcone. È un gioco divertente, e anche facile.
Invece il contrario è difficilissimo.
Faccio fatica, infatti, a immaginarmi il futuro.
In effetti è un attività un attimo più complessa.
Sicuramente in un futuro prossimo diremo che era bello stare in massa su Facebook a discutere di quisquilie e indignarsi con sconosciuti invece di... ecco chissà come sarà tra una decina d'anni la nostra vita online.
Forse registreremo tutti podcast, come le chat vocali di Whatsapp, oppure comunicheremo con un linguaggio pittografico, fatto di emoticon e disegnini.
Pausa pranzo finita.
Un tempo, duravano di più.

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