Il terremoto, sfogo terapeutico di una nottata di merda

Una foto del terremoto da Twitter di @massimosesena 

Sono tutta rincoglionita. Svegliarsi alle 4 del mattino con la camera che si muove fa paura. E sono a Firenze, lontana da dove la terra ha tremato davvero facendo danni e vittime.
Quando dicono che le lampadine alogene non vanno cambiate a mani nude hanno ragione: poi si rompono subito. Così ho aspettato al buio, seduta sul letto, che quella scossa interminabile passasse. Stavo lì paralizzata, con lo sguardo fisso sull'armadio lì davanti. Se mi fosse caduto addosso, molto probabilmente non mi sarei spostata: sarei morta all'istante, per colpa di quel coso bianco a quattro ante in stile pre-ikea, solo perché ero completamente paralizzata dalla paura. Poi non so come sono riuscita ad alzarmi, vestirmi velocemente e di nuovo un'altra scossa più lieve. Ho acceso Twitter, ho iniziato a leggere i primi tweet con hashtag #terremoto. Tramite triangolazioni casareccie ho capito più o meno dov'era l'epicentro. Ho visto le prime foto di alcuni crolli di edifici, gente in strada e gente che affollava i bar in cerca di un primo conforto. Ho inviato a mia volta un po' di tweet anche io, dove, tra le varie cose, ho detto che non era bello stare in casa da soli in circostanze come queste. Un paio di persone mi hanno mandato tweet di solidarietà che mi hanno fatto tanto piacere perché ero molto spaventata anche della mia reazione passiva. Piano piano poi mi sono rilassata un pochino, nonostante avessi ancora paura ad alzarmi dal divano e mi fosse preso un freddo atroce. Stavo meglio ma non riuscivo a muovermi. Poi mi sono addormentata o svenuta, non ho capito. Quando mi sono svegliata mi sono trascinata nel letto dove ho dormito male fino a mezzogiorno, sognandomi scosse che in effetti ci sono state sul serio e stanno continuando, quindi non era poi tanto un sogno. Questa è la mia nottata. La ricca colazione fuori tempo massimo al bar, con pasta strabordante di crema pasticcera e mela me la sono meritata tutta. Credo.

6 commenti:

  1. coraggio, cara Gatta!
    tanta solidarietà: avere paura e stare da soli è orribile.

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  2. Penso sia stato veramente terribile...

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  3. Sì, coraggio! Accidenti, che momentaccio. Ma è passato, adesso è passato, speriamo che sia finita. Un abbraccio.

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  4. Giocarsela con il panico è la partita più crudele che si possa giocare. Davver.

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  5. Grazie! Ma sono anche io che ho la fobia dei terremoti e ci sto sempre malissimo anche quando accadono lontano. La cosa tremenda è che riesco a trasmettere la mia ansia anche a chi mi sta intorno. Ieri sera ho fatto venire una discreta strizza a una mia conoscente che deve fare dei lavori di ristrutturazione in casa...

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  6. Oh caspita!!!! Mi dispiace...

    Non avevo letto questa testimonianza...
    Anche io ero su Twitter, stavo leggendo i deliri di Red Ronnie con la storia dei Maya...
    E quando ha scritto "Tra poco mi chiama il Tg1", mi è salito il sangue al cervello!!!!
    Comunque è da parecchio che scrive assurdità e infatti ce le passiamo!!! Ha iniziato con i triangoli isosceli nel sole un mesetto fa....
    Poi lo show dell'altra notte con le frasi sconnesse!!

    Eravamo in parecchi a ridere appiccicati al tasto retweet!!!

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