I giorni felici di Teresa Ciabatti (recensione)
Ero convinta di aver letto tutto di Teresa Ciabatti. Invece mentre esploravo una bancarella dell'usato, mi sono trovata tra le mani I Giorni Felici.
Tuffo al cuore seguito da un ghigno di soddisfazione. Come ha potuto sfuggirmi fino adesso?
Preso.
Letto.
Bello.
È la storia di una famiglia romana, ma la vicenda ruota attorno a Sabrina, la più piccola dei tre fratelli. Il padre lavora in RAI e il suo sogno e far arrivare Sabrina allo Zecchino d'Oro. Sabrina sa di avere un talento pazzesco e di essere una bambina con una marcia in più degli altri.
Molti anni dopo, sul letto di morte del padre, i tre fratelli ormai adulti si ritrovano e partono i bilanci di una vita.
Per certi versi mi ha ricordato un po' il Grande Freddo, per altri l'ultimo romanzo di Teresa: Matrigna.
Ne I giorni Felici ho amato un casino gli "inserti" con le storie dei personaggi dell'epoca.
Voto in barba alla nostalgia struggente: 5 "portobelli"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza
Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...
-
Una volta un'amica mi ha detto che per vivere meglio avrei dovuto diventare "inaffidabile". «Con certa gente puoi fare so...
-
Sono in partenza e vado di fretta, però mi pareva brutto non scrivere nemmeno due righe di post su questa cosa che per me è importante: ...
Nessun commento:
Posta un commento
Ciao, lascia un commento, se ti va!