Via, più veloce della luce

The Mule (link)
In questi giorni faccio fatica a non parlare di lavoro. Sto soccombendo - diciamo così - inesorabilmente alla solita routine. Sento che l'impulso al cambiamento, al tentare cose nuove si sta affievolendo e piano piano le vecchie, pigre dinamiche ritornano a guidare la mia vita. Però che tristezza rendersi conto che è solo il banale lavoro il centro della mia esistenza!
No, non è bello, dai. Se poi penso che in questo stesso momento, da un'altra parte del mondo neanche tanto lontana, è stata superata la velocità della luce, mi sento ancora più strana.
Infatti queste scoperte scientifiche mi ricordano che l'Universo con la U maiuscola se ne fotte beatamente delle mie beghe di ufficio. Anzi: l'Universo se ne fotte di tutte le beghe di lavoro del mondo. Mi rassegno all'idea che allora non c'è nulla di speciale: tutta la vita è solo un istante privo di significato.
Eccallà. Bello. Quando ho questi pensieri, dopo un primo momento in cui rimango attonita e apatica, poi non so mai se sentirmi sollevata e legittimata a farmi i cavoli miei in leggerezza, oppure se deprimermi ancor più profondamente per la consapevolezza dell'assoluta mancanza di senso delle mie giornate.
Maremma santa e pensare che cinque minuti fa la mia intenzione era solo scrivere due parole su Breakin Bad. Volevo dire che mi piace molto e che è stata una gradita scoperta... Ah già: è iniziato anche Park and Recreation...

2 commenti:

  1. sono contenta che ti piaccia Breakin Bad! e sì, l'esistenza non ha senso, ma il lavoro è meglio averlo mi sa...

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  2. E' fantastico! È stato una scoperta gradevolissima! Come vanno le cose a Parigi?

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