Allora, non vado mica a rubare, io!

La commercialista mi sta aspettando. Vado a chiedere spiegazioni sul perché a questo giro il fisco italiano si sia accanito così tanto sulla mia persona, quando sapevo per certo che stavolta ci sarebbero andati con la mano più leggera, perché ho da farmi scalare un bel tot. di cose pagate in più l'anno scorso... Insomma tutto il solito meccanismo contorto, di cui ci si capisce poco. Solo che alla fine quella fregata sono io. E mi do una pacca sulla spalla per aver scritto "fregata" e non ciò che mi passava davvero per la testa. Signora dentro, sono!
La mia commercialista ci capisce pochissimo di come funzioni il meccanismo contributivo statale e lo subisce in tutti i suoi aspetti più perversi. Oppure le piace passare da sprovveduta. Mah, una delle due. Comunque devo andare lì a cercare di capire e poi incazzarmi per forza. Se rimani calmo il professionista non capisce, non arriva a comprendere che la tua pacatezza è soltanto indice di urbanità ed educazione. No, lui/lei scambia la calma per approvazione del suo agire alla carlona. Allora mi devo incazzare, sennò il messaggio: "sei una fava" non passa. Invece è necessario che passi. Ho deciso: tra le tante, userò "la frase", il mio cavallo di battaglia preferito nelle faccende fiscali: "Allora, non vado mica a rubare, io!" Ecco, adesso devo proprio andare. Adesso. Preferirei uno schiaffo o una botta in testa piuttosto. Si capisce anche dal post.


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