Del fare le cose da sé e della manutenzione dell'ebook reader

Questo post inaugura la categoria "tutorial consigliati: il fai da te in tempo di crisi". In uno dei primi post che ho scritto nel vecchio blog - che non esiste più se non nella cache di Google o nell'e-book conseguente e gratuito - raccontavo della soddisfazione nell'aver imparato a sostituire la candela dello scooter da sola. Una cosa meravigliosa che a suo tempo aumentò notevolmente la mia autostima e qualità di vita, fino a quando ho comprato uno scooter un po' meno tarocco e allora non ho più avuto bisogno di pensare alla candela di accensione.
Oggi vorrei parlare di un altro traguardo analogo: il cambio della batteria del lettore di e-book che ha dato una nuova e inaspettata vita al mio vecchio Sony PRS 505, entrato con onore nel suo terzo anno di vita. Il sony PRS 505 è un lettore di ebook a mio avviso bellissimo. Tutto in alluminio, resistente e con un design molto bello. Ma con un unica pecca: questo modello è particolarmente sfigato per quanto riguarda il cambio della batteria. Infatti si trova infrattata dentro uno chassis elegante fuori, ma che all'interno pare uscito direttamente dalla mente di M.C. Escher e per arrivare al "dunque" c'è da fare un percorso che nemmeno Lara Croft in gioventù... Quelli moderni sono più gestibili, mi dicono.
Così ho acquistato una batteria nuova su Ebay, pagandola più di un terzo del prezzo di un Kindle di ultima generazione nuovo. Ma vuoi mettere la soddisfazione del far da sé e del rimanere fedele a un lettore di ebook fuori dal mainstream? :)
Poi mi sono affidata a questo video di YouTube per eseguire l'operazione che consiglio di guardare a chi abbia il mio stesso problema. È fatto benissimo, a parte il Bolero di Ravel prepotente in sottofondo che dopo un po' fa venire il palletico. Ma l'importante è conseguire l'obiettivo. Così dopo meno di un'ora ho avuto il lettore di ebook rigenerato "quasi senza danni" (ho perso una sola vite in tutto il procedimento e ancora mi domando che fine abbia fatto).

4 commenti:

  1. ...ma d'altra parte si sa che se una vite scompare e non si sa dov'e' vuol dire che in realta' non serviva. a me succede sempre con le sedie ikea (si',lo so, una di queste volte cado).

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  2. immagino che mettersi a piangere non serva a niente, vero?
    quindi bisogna attrezzarsi per l'autosufficienza, mi sa ...
    plaudo incondizionatamente.
    le viti amano la libertà ed approfittano di ogni occasione per fuggire in cerca di avventure.

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  3. Le viti scompaiono sempre; sarà la forma, sarà la sfiga, saranno i fantasmi delle viti (esistono, certo, altrimenti non si spiega...). Comunque una vite in meno sulla sedia ikea può essere interessante, nonché pericoloso... Gatta bentrovata! Invecchiando divento sempre più indipendente. Mi faccio paura da sola!

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  4. Tecnologicamente ignorante come la capra citata spesso da Sgarbi, amo leggerti spesso. Nel mio blog ti ho citato nel "the versatile blogger!", se ti va di proseguire nel gioco, ti aspetto.

    A presto,

    cuore di ciccia

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