La paranoia del grande freddo


Sono giorni che aspetto la neve. Seguo con passione i tweet del sindaco e sono sempre "sul pezzo". Ormai sono perfettamente organizzata per quel momento. Per questo giro per la città carica come un ciuco, indossando tre tipi di sciarpe diverse, contemporaneamente. Per aggravare la situazione ho avuto la bella idea di dedicare questi primi mesi del 2012 alla mia formazione; il "self-improvement" che ci fa tanto bene e ci aiuta a combattere la depressione causata dalla vita contemporanea: costa come la psicoterapia ma ti arricchisce di competenze che prima non avevi. E in più ne guadagni in socialità. Molto "americano" come ragionamento, mi dicono. «Da zitella pragmatica,» rispondo.
Allora ho iniziato a seguire due corsi che necessitano di un bel po' di attrezzature, che sono diventate il mio bagaglio quotidiano. A dire il vero il secondo corso non era in programma, ma mi è stato regalato inaspettatamente e io non mi sono certo fatta sfuggire l'occasione. Oltre a tutto ciò mi porto appresso la borsa per fare sport che già di per sé è un bell'ingombro. Poi ho piazzato ricambi di biancheria e una vecchia tuta da ginnastica nel vano dello scooter, in caso la tormenta pluriannunciata mi impedisse di ritornare a casa per la notte come è accaduto l'anno scorso. E come se non bastasse ho nella  borsa un tot di cose per passare il tempo in luoghi diversi da casa mia: lettore ebook, lettore mp3, quaderno di appunti, e un pacco di fotocopie che devo leggere per la settimana prossima. Quasi quasi auspico che venga giù una bella nevicata di quelle che bloccano tutto e in quel momento preciso, di trovarmi a casa di mia cugina, ovvero l'unica persona che conosco bene in città ad avere un caminetto funzionante e una casa molto tranquilla, ideale per rimanerci un paio di giorni bloccata a bere vin brulé e leggere libri davanti al fuoco. Perché sono memore di quando nel dicembre 2010 la città perse la testa per quei venti centimetri di neve, io non ero organizzata e riuscì a rientrare a casa solo dopo 48 ore e con molte difficoltà. Per fortuna quest'anno ci sono i tweet del Renzi che mi tranquillizzano e mi gasano abbestia.

7 commenti:

  1. Credo che tu lo sappia già ma hai creato un mostro!!!!!!
    Lucia

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  2. mmmh ...
    Renzi non mi è proprio simpatico, ma facciamo a scambio?
    almeno un pochino, una settimanella ...
    ammiro molto la capacità di portarsi la casa dietro, intendendo per casa ciò che rende qualsiasi posto adeguato alle proprie esigenze.

    ma poi la neve l'hai avuta come volevi?

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  3. Però ce lo vedrei bene il buon Renzi a fare a palle di neve.....

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    1. in favor di telecamera, senz'altro! :)

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  4. Renzi i casini li ha fatti l'anno scorso, cara Gatta. C'ha il precedente drammatico e le prese per il culo dei fiorentini che son durate settimane, che quest'anno l'hanno tenuto sul pezzo per tutta l'ondata di freddo e tempesta. C'è da dire che ha avuto fortuna e la neve a Firenze non c'è stata. Così è rimasta solo l'impressione di una grande organizzazione, senza la riprova sul campo (ma sinceramente credo che in caso di neve avrebbe funzionato tutto in città, eran tutti mobilitati). Comunque il problema non si pone: da ieri c'è un sole che spacca le pietre (come si suol dire). Tutta questa lungaggine su problemi meteorologici è indice di vacchiaia. Adesso mi deprimo! :)

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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