Una mano di fascismo dà freschezza...

Sarà il tempo di oggi, nuvoloso e prossimo alla pioggia a buttarmi giù, fatto sta che c'ho un gran giramento diffuso. Ieri sera ero in zona via de' Benci, dove da qualche giorno c'è il coprifuoco dei locali notturni. Provvedimento stupido, si è passati da un estremo all'altro. Una sera la strada affollata da gente ubriaca che non lascia passare le auto, la sera dopo il deserto dei tartari con i locali vuoti e la già misera notte fiorentina privata di un pezzo importante di vita. Chiaccherando col gestore di un locale che per questa decisione poco felice ha l'acqua alla gola per gli incassi mancati, ho chiesto un po' di info sulla questione a cui lì per lì avevo dato poco peso. Io sono anziana, la mia movida notturna ha orari diversi da quelli della gioventù. Ma qui si parla anche di persone che hanno investito in licenze, ristrutturazioni, ammodernamenti, promozione e tanto altro che da una sera all'altra non hanno più la clientela. A parte le voci incontrollate, quelle che escono sempre fuori in occasioni come questa, del tipo: "Lo vedi lì? Sì quel palazzo lì al piano x. Ecco, lì ci sta l'assessore Tal dei Tali e allora è stato Lui a far chiudere tutto perché vuol star tranquillo in casa..." Voci che lasciano il tempo che trovano, certo, ma i nomi vanno di bocca in bocca e alle elezioni future - Pavlov insegna :) -  possono avere un peso. Anche per chi ha scelto di cadere dal pero come il Renzi. Tuttavia io mi chiedo, ma non è possibile controllare il territorio senza chiudere i locali? Un gestore non può essere responsabile di quello che accade in strada. Il controllo delle strade deve essere affidato alle forze dell'ordine, addestrate (e possibilmente istruite a usare modi urbani con la popolazione), per dirimere controversie, sedare risse, multare chi sporca e infrange le leggi o fa casino oltre i limiti di legge. Cacchio. Questa chiusura coatta e a tutto tondo mi sa tanto di quei tempi in cui si stava meglio anche se si stava peggio. Che poi erano tempi di merda, senza se e senza ma, lo sanno tutti. Buon 2 Giugno, io festeggio la festa della Repubblica con entusiasmo e tricolore fuori dalla finestra, nonostante tutto.

5 commenti:

  1. Si collega a quell'altro discorso sulla qualità dei locali? ;) Piero

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    1. Quella è un'altra "quistione" - sic! per gli amici linguisti - come direbbe il nostro amico. Il fatto che in centro non ci sia un pub decente dove bere in santa pace mi disturba. Ma non voglio aprire vecchie discussioni che invece è bene fare davanti a vino e libagioni di vario genere, come da tradizione. Comunque il pub è il pub. tutto il resto è un placebo che a volte non funziona... ;)

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  2. il solito discorso italiano, ognuno pensa alla sua "parrocchietta" e nessuno al paese nel complesso. Non saremo mai una nazione vera, altro che 2 giugno. Siamo un accrocchio di persone diverse con interessi diversi. Almeno una volta ci unificava la nazionale di calcio, adesso manco quella.

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    1. Io sono impressionata dal fascismo imperante. Incapacità di gestire le situazioni nella loro specificità e provvedimenti grossolani. Abbiamo un sindaco che è in prima fila appena c'è una telecamera accesa, ma su questa questione ha fatto finta di cadere dal pero. Amministrare una città comporta anche prendere decisioni difficili. I vigili urbani dovrebbero lavorare su queste problematiche, non solo le multe!. E qui scatta l'aneddoto. una volta in Piazza San Firenze ho avvertito dei vigili che stavano multando i motorini che c'erano due zingari a scassinare le bici della piazza. Non sono intervenuti. La priorità è fare le multe. E i vigili non agiscono di testa loro, hanno delle direttive precise che gli dicono dove quando e come operare... Ho un diavolo per capello. Sono sempre più delusa dalla mia città. Vedo emergere mafie, mafiette, corruzione ecc. e mi avvilisco. Poi sento il terremoto come ieri sera (#porcamiseriainfame) e la notte dormo poco e male e poi mi sveglio al mattino col giramento di scatole a mille. Come oggi.

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  3. siamo attratti dal fascismo perché ci toglie la responsabilità individuale, ci tratta come bambini da punire o da premiare, ci offre in dono un bell'uomo del destino, da lapidare al bisogno ...

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