Letture: Mu di Tommaso Labranca

Qualche sera fa, uscendo dalla fiera di Rimini, mi sono trovata davanti le quattro torri illuminate di azzurro che si stagliavano, perfettamente ortogonali, sulla neve appena caduta e mi sono chiesta: chissà se Mu avrebbe apprezzato la geometrica semplicità dell'ingresso di Rimini Fiera sotto la neve?
Chi è Mu? Mu è il personaggio che dà il titolo all'ultimo romanzo di Tommaso Labranca. Mu è un ragazzo trentenne che vive con la madre e la sorella in un paesino dell'entroterra molisano. Mu è solo, quasi un alieno nel suo ambiente familiare e fa un lavoro squallido. Mu medita la fuga, vuole andare via per mettersi alla ricerca dell'Iperborea, luogo mitico dal sapore nordico che si è costruito in testa e che adesso vuole ritrovare anche nel mondo reale.
È il racconto di questo viaggio, dei luoghi e dei personaggi incontrati durante la ricerca di quel mondo dalla geometria perfetta in cui iniziare una nuova vita. Il viaggio di Mu ricalca il pellegrinaggio mistico e comincia con la decisione di bruciare la risaia per poi andare alla ricerca di quell'isola che non c'è e che invece si potrebbe nascondere dietro l'angolo. Mu non sa dove si trovi Iperborea e così inizia a cercarla con pazienza, liberandosi a poco a poco del caos cafone delle forme della contemporaneità che lo assillano e che sono l'ostacolo principale nella sua ricerca del vuoto e dell'ordine geometrici. Perché Mu aspira ad ambienti ed atmosfere essenziali, accoglienti, illuminati da luci calde e circondati da paesaggi nordici ghiacciati. Nel suo percorso incontra tanti personaggi più o meno coatti, guidati da dinamiche mainstream e televisive, come il tizio alternativo dei centri sociali, archetipo di un certo tipo di personaggio che ci sarà capitato a tutti noi di incontrare innumerevoli volte.
Ho trovato il racconto delicato e tanto spassoso. Mi ha ricordato un po' il Piccolo Isolazionista, anche se questa è una fiaba contemporanea molto tenera con punte di umorismo e con un retrogusto di leggero cinismo che ho gradito molto.
Le atmosfere nordiche a cui Mu anela e che alimenta grazie alle sporadiche letture e agli ascolti musicali secondo me rappresentano quel desiderio che abbiamo tutti di riuscire a trovare quel posto speciale che abbiamo in testa e che ci siamo costruiti con la fantasia (ce l'ho anche io ma non lo dico, sennò divago troppo).
Mu si trova in ebook su ultima books (credo anche altrove, io l'ho comprato ). Sto aspettando l'uscita del cartaceo (a questo punto per puro feticismo e giammai che mi manchi un libro di Tommaso Labranca).
Rileggendo il tutto mi rendo conto di essere una frana a scrivere di libri (anche di telefilm, ogni tanto ci provo ma non è il caso). Invidio fino alla vergogna i ragazzi di serialmente.com che sono uno più bravo dell'altro. Io invece quando mi vien voglia di scrivere di qualcosa che ho apprezzato per condividerla ho sempre la sensazione di far più male che bene. Tuttavia sono recidiva e Mu è da leggere.

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