Il traumatico ritorno in ufficio tra pioggia battente, paura di furti e temibili tentativi di rimorchio su Facebook


Ritorno dalle ferie convinta di trovare l'ufficio svaligiato.

Niente, tutto ok. 

"C'è sempre stato qualcuno, qui", mi rassicurano.

Ok, soprassiedo, troppo annichilita dal disappunto del ritorno, sotto la pioggia battente. Gocciolo come una fontana, vorrei solo rimettermi il pigiama e stare sotto le coperte a leggere. E magari riprovarci tra qualche giorno con questa pazzia del lavoro, ché oggi non è cosa.


La giacca a vento non ha retto, s'è inzuppata di brutto, così come le scarpe.

Anche la parannanza è andata, ormai fa passare acqua come se non l'avessi. Ho i jeans fradici dal ginocchio in giù.

Mi aspetta una mattinata coi piedi gelati, perché gli scarponi si sono inzuppati pure loro (ora va meglio, ma solo perché ho perso la sensibilità alle estremità).

Capsule di caffè finite.

Sono rimaste solo quelle fancy, al gusto cioccolato e non ricordo quale altra spezia esotica.

Raccapriccianti.

Le ho acquistate in trance, in un momento di estrema vulnerabilità alle azioni di marketing al limite della circonvenzione d'incapace, da parte di commessi dallo sguardo mellifluo: "signora, queste non le vuole provare? Sono il gusto del mese: buonissime."

Ah ah. Fanno schifo.

Comunque, in mancanza di meglio, preparo questa brodaglia acquosa, che sa di divano umido e di verdura un po' andata. Ma almeno è calda.

Il terzo ed ultimo sorso mi procura un quasi-conato e due minuti di boccacce.

Poi parte una mini-riunione con il collega preferito, per aggiornarci e ricominciare con criterio.

"Ti dispiace se continuo a stare su Facebook? Solo un minuto sono a fine di una cosa..." mi chiede appena mi siedo accanto a lui.

"No no, tranqui, sempre che a te non dispiaccia che stia qui a leggere quello che scrivi..." rispondo.

"Figurati" dice continuando a spippolare rumorosamente.

"Con chi chatti?" chiedo, curiosa come una scimmia.

"Con questa tipa" dice indicando un'icona microscopica sul monitor.

"Ah, ma la conosci?

"No, per ora no, ma ci sto lavorando..." ridacchia.

Infatti sta digitando: che ne diresti di un caffè in centro? Ma tradotto nel suo linguaggio, sgrammaticato all'inverosimile, viene fuori una cosa del tipo:

Ci 6 + tardi??? 1 caffè @chiaro/scuro.......... ci sarebbbe ill modo?? Cme lo vedi???

La tipa non risponde.

La capisco perfettamente.

"Non risponde, 'sta stronza" sbotta il collega preferito allargando le braccia.

"Ci credo che non ti risponde" dico annuendo con la testa.

"Come?"

"Nemmeno io ti risponderei."

"E perché?"

Mi guarda incuriosito, davvero non capisce.

"A parte il fatto che sei sposato e c'è scritto nel tuo profilo pubblico..."

"Ufff, ma che c'entra? Mica io... cioè voglio... dai, via! Si fa per fare conoscenza."

"Certo, ma non è questo."

"E allora?"

"Perché non usi l'italiano quando scrivi?"

"..."

"Rileggi la frase che hai scritto, scusa. Che ti pare la nostra lingua?" dico, scandalizzata.

"Ah, vabbè, ma si capisce lo stesso. E poi è il T9..."

"Il T9 non c'entra nulla, sei al pc. Però non ti stupire se poi lei non ti risponde."

"Ma non son mica tutte come te, magari c'ha da fare."

Inizia la polemica.

 "Ok" dico alzandomi. "Vado in bagno e poi cominciamo"

"Bene" dice lui.

Sto via un minuto, tempo di una pipì velocissima. Al ritorno trovo il collega preferito incredulo.

La tipa ha pubblicato il seguente status sulla sua bacheca:


Yeah! Anche oggi un analfabeta di ritorno in meno nella mia vita!


Poi l'ha bannato all'istante.




8 commenti:

  1. C'hanno illuso che il tema della solitudine sentimentale sia causato da noi stessi.
    Invece:
    i rattusoni duepuntozero sono sempre impegnati,
    le persone libere non rattusano online.
    Morale: si è spesso single per la bassa qualità delle opzioni di prima e seconda cerchia. E alle volte pure delle più distanti.

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    1. Lo penso anche io. Forse chi è da solo dà più importanza a chi conosce e allora cerca di farlo dal vivo... Vabbè, l'ho buttata lì, in realtà non saprei.

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    2. Mi scuso per il precedente uso molto ballerino del congiuntivo.
      La realtà è che hanno ragione loro: non serve a nulla la selezione dell'altro mirata a canoni un po' più nobili. È tutta statistica e predisposizione personale, quindi vai di molteplicità dei contatti, foss'anche per moti browniani.
      Lì fuori è pieno di gente che figlia, tradisce, cambia idea, forma famiglie allargaterrime legate dai fili rossi degli assegni familiari incrociati. Noi ci si dà le pacche sulle spalle da eroi del sentimiéto, nella quasi totale immobilità affettiva, inutili elitari del cavolo :)

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    3. Oddio, è vero. Ammiro le persone che si sanno gestire in questo modo (a me non riesce, ormai lo so).

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  2. Io 'sta cosa del cercare di "fare conoscenza" nonostante uno dei due sia palesemente fidanzato/sposato mica l'ho capita. E comunque il tuo collega l'avrei bannato pure io.

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    1. Sono sfumature di sensibilità diverse... :-)

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  3. Pure io l'avrei bannato, però solo dopo aver preso il caffè... che al Chiaroscuro lo fanno buonissimo :D

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