i 10 link preferiti del mese #2 (Edizione di Natale)
1) Perché Louis e Billy Ray diventano ricchi? Futures, commodity e vendite allo scoperto in Una Poltrona per due.
La pazzia e lo spirito del Natale
Sono esausta dopo i festeggiamenti di rito coi parenti e tutto l'apparato consueto. Ma ho voglia di raccontare una piccola storia di Natale.
Tragedie telefonate: cadiamo tutti dal pero
Sono diventata una creatura contemporanea e così ho perso l'abitudine di commentare i fatti di cronaca qui sul blog. Di solito mi basta un tweet e via. Ma oggi la tragedia è di quelle grosse, sette persone morte al Macrolotto nel rogo di un capannone fatto con l'amianto, pieno di lavoratori cinesi che lì dentro ci vivevano e ci lavoravano. Si chiamano fabbriche/dormitorio, una "specialità tradizionale garantita" che per l'appunto vanta una zona d'eccellenza a qualche chilometro da qui.
Amazon is the new Mc Donald
La notizia è fresca: le condizioni di lavoro in Amazon non sarebbero tutte rose e fiori. Cadiamo tutti dal pero.
i 10 link preferiti del mese
Oggi post paraculo che inaugura una nuova serie: i 10 link preferiti del mese:
Una riflessione a livello zolla sulla privacy dei nostri dati
Comunque ci sono tanti blog che ne stanno parlando anni luce meglio di quanto possa fare io. Allora, come consuetudine di questa casa dell'autoreferenzialità, vorrei raccontare un piccolo episodio che mi riguarda anche se di striscio e per caso.
Tempo fa un medico della provincia di Roma mi ha inoltrato un'email di un centro di analisi mediche, convenzionato ASL, sempre della provincia di Roma. Un forward "brutale", dal telefono a un indirizzo credo simile al mio nickname sennò non si spiega l'errore.
Questa email contiene in allegato i risultati delle analisi mediche di 11 persone.
Nome, cognome, data di nascita, cod. paziente, valori del sangue... Sono persone giovani e quasi tutte, tranne una, hanno dei nomi stranieri. Uno di loro ha la glicemia alta. Gli altri non so; non ho guardato bene, mi servivano solo poche info per scrivere questo post.
Alcuni di questi nomi sono su Facebook (forse tutti, io ne ho cercati solo due o tre). So che lavoro fanno e ho visto le loro foto. Se dovessi assumere uno sarei già a conoscenza della loro situazione di salute e potrei scegliere più oculatamente, magari scartando quello con la glicemia alta, per esempio.
Linkedin mi dice che questo medico si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università La Sapienza Di Roma ed è iscritto all'Ordine dei Medici di Roma. Poi si è specializzato in medicina del lavoro all'università di Napoli e ha lavorato in un discreto numero di enti e società varie. C'è l'elenco dettagliato. Nel riquadro delle competenze ha segnato (incollo pari pari):
Prove tecniche di copertina
Continua la mia ricerca incessante della foto per la copertina perfetta del mio prossimo ebook. Ecco uno studio in due atti di: Biancone con piccione schifoso in posa sorniona ad altezza culo. Di seguito due versioni dello stesso soggetto, ma con due livelli ben diversi di ironia.
Avevo l'idea per un post arguto ma...
Nulla, sono una creatura autoreferenziale, mettiamoci l'animo in pace. Stamani mi sono svegliata con una frase che mi rimbomba in testa come un tormentone da hit parade tamarra: sbagliare è umano e perseverare è diabolico. Dunque io sarei direttamente connessa a satana in persona. Praticamente due amiconi. Ne sono convinta perché non riesco a liberarmi di certe dinamiche nocive del cavolo e le ripeto, pari pari, regolarmente. Da tutta la vita, che pesantezza. E che cavolo.
Non so come né perché, ma qui la mia esistenza sta passando, sempre uguale e da anni non mi regala non dico felicità che sarebbe anche ingenuo, ma almeno novità interessanti. E questo dipende da me, in particolare dal mio sistema interiore di priorità che dovrei rivoluzionare ma non so come fare. Ho capito dov'è il problema ma pecco di tecnica. Come si cambia un lato del carattere che non ci piace? Certo io ci provo, ormai so qual è il problema. Ma poi gli automatismi di una vita riprendono il sopravvento e eccallà la solita minestra riscaldata, tanto per citare un personaggio di Verdone che amo tanto, l'Idealtypus di sfigato con le fette di prosciutto davanti agli occhi. Io sono su quel modello. Basterebbe spostare l'asticella della self-priority (anglismo inventato di sana pianta, ma ci sta bene) a un livello più a monte, verso la me stessa che tanto bistratto per delle cazzate sempre più spesso irrilevanti.
Ora, io sto mettendo da parte cose mie, cose prioritarie, cose fondamentali porca miseriaccia cane, perché subisco, pardon, mi faccio fare interventi a gamba tesa continui. Da pressoché chiunque. Non è una cosa sensata. Io non lo faccio agli altri perché non è la mia natura, certo, ma anche perché gli altri, quelli normali, non me lo permettono. Sto parlando di sentirsi in diritto di prendersi il braccio quando l'altra, molto gentilmente, ha offerto solo il dito. Ecco, io devo trovare il tempismo di sfanculare nel momento in cui il dito non è più sufficiente, e di ritirare tutta la mano.
Non potendo permettermi l'analista...
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