Perché è assolutamente necessario che compri un ipad o una cosa del genere, ma anche no

Il post di oggi non c'è perché l'ho scritto sulla carta. Ero in una sala d'attesa, con un po' di tempo a disposizione e allora ho scritto un post sul retro di un volantino A4 di non ricordo quale sagra dell'hinterland. Poi ho messo il foglio con il post scritto sopra, nella tasca della giacca. Dopo faceva caldo, molto caldo, e la giacca con in tasca il pezzo di carta col post scritto sopra è rimasta chiusa nel bauletto del motorino. Ed è subito ipad.

Aggiornamento, dopo 5 minuti dalla pubblicazione della prima parte. Reminder telefonico della commercialista: devo portarle alcuni documenti e ho da pagare le tasse. Ed è subito taccuino.

Una mano di fascismo dà freschezza...

Sarà il tempo di oggi, nuvoloso e prossimo alla pioggia a buttarmi giù, fatto sta che c'ho un gran giramento diffuso. Ieri sera ero in zona via de' Benci, dove da qualche giorno c'è il coprifuoco dei locali notturni. Provvedimento stupido, si è passati da un estremo all'altro. Una sera la strada affollata da gente ubriaca che non lascia passare le auto, la sera dopo il deserto dei tartari con i locali vuoti e la già misera notte fiorentina privata di un pezzo importante di vita. Chiaccherando col gestore di un locale che per questa decisione poco felice ha l'acqua alla gola per gli incassi mancati, ho chiesto un po' di info sulla questione a cui lì per lì avevo dato poco peso. Io sono anziana, la mia movida notturna ha orari diversi da quelli della gioventù. Ma qui si parla anche di persone che hanno investito in licenze, ristrutturazioni, ammodernamenti, promozione e tanto altro che da una sera all'altra non hanno più la clientela. A parte le voci incontrollate, quelle che escono sempre fuori in occasioni come questa, del tipo: "Lo vedi lì? Sì quel palazzo lì al piano x. Ecco, lì ci sta l'assessore Tal dei Tali e allora è stato Lui a far chiudere tutto perché vuol star tranquillo in casa..." Voci che lasciano il tempo che trovano, certo, ma i nomi vanno di bocca in bocca e alle elezioni future - Pavlov insegna :) -  possono avere un peso. Anche per chi ha scelto di cadere dal pero come il Renzi. Tuttavia io mi chiedo, ma non è possibile controllare il territorio senza chiudere i locali? Un gestore non può essere responsabile di quello che accade in strada. Il controllo delle strade deve essere affidato alle forze dell'ordine, addestrate (e possibilmente istruite a usare modi urbani con la popolazione), per dirimere controversie, sedare risse, multare chi sporca e infrange le leggi o fa casino oltre i limiti di legge. Cacchio. Questa chiusura coatta e a tutto tondo mi sa tanto di quei tempi in cui si stava meglio anche se si stava peggio. Che poi erano tempi di merda, senza se e senza ma, lo sanno tutti. Buon 2 Giugno, io festeggio la festa della Repubblica con entusiasmo e tricolore fuori dalla finestra, nonostante tutto.

Momenti di riflessione

Non è tanto la notizia di questo onorevole - tale Deodato Scanderebech, afflitto da una grave forma di sonnolenza pre o post prandiale - fotografato mentre se la dorme beatamente sui divani del Transatlantico a indignarmi, nonostante il momento storico sia delicato e le sensibilità collettive ai massimi livelli.
Infatti mi indigna molto di più la reazione aggressiva e involontariamente comica di quest'altro parlamentare, tale Aldo di Biagio, che lo difende a spada tratta contro i giornalisti "di dubbia professionalità" che hanno osato scattare quella foto e diffonderla.
Perché, poveraccio, il collega mica stava a ronfare in orario di lavoro. Assolutamente no! Semplicemente lo Scanderebech "con gli occhi chiusi era seduto su un divano in un momento di riflessione", ha spiegato il Di Biagio con un uso della lingua italiana straordinariamente incerto e ruspante.
 Tutta colpa dei giornalisti di discussa professionalità che vanno in giro a scattare foto dei parlamentari che dormono sul posto di lavoro e che poi le diffondono sui social network e la gente -giustamente - si incazza. Filmatino da non perdere.

Facebook cambierà la timeline. Hanno ascoltato le proteste?

Nuovo look

Look di adesso
Lo so, la notizia di questi giorni è Facebook quotato in borsa, il flop, più o meno pilotato della vendita delle azioni e tutte le polemiche globali di cui, francamente, m'interessa abbastanza poco. Invece c'è un'altra notizia su FB che mi intriga molto di più. Pare, infatti, che l'odiata Timeline verrà aggiornata a breve. Il restyling è in atto e si può già vedere come apparirà la nuova schermata che, a una prima occhiata, mi pare decisamente più sobria, lineare di quella attuale, con il link alle attività ben in evidenza. È questa la novità che mi piace di più perché ne sentivo la mancanza: l'aggiunta di una scheda nuova sul profilo dell'utente, un "Summary" che mostrerà l'elenco dei principali "Life Events" del proprietario del profilo.
Facebook ha già avviato la sperimentazione della nuova pagina su un gruppo di utenti selezionatissimi e segretissimi, anche se non hanno voluto dare informazioni sui criteri di questa selezione, quanti siano, ecc.

Il terremoto, sfogo terapeutico di una nottata di merda

Una foto del terremoto da Twitter di @massimosesena 

Sono tutta rincoglionita. Svegliarsi alle 4 del mattino con la camera che si muove fa paura. E sono a Firenze, lontana da dove la terra ha tremato davvero facendo danni e vittime.
Quando dicono che le lampadine alogene non vanno cambiate a mani nude hanno ragione: poi si rompono subito. Così ho aspettato al buio, seduta sul letto, che quella scossa interminabile passasse. Stavo lì paralizzata, con lo sguardo fisso sull'armadio lì davanti. Se mi fosse caduto addosso, molto probabilmente non mi sarei spostata: sarei morta all'istante, per colpa di quel coso bianco a quattro ante in stile pre-ikea, solo perché ero completamente paralizzata dalla paura. Poi non so come sono riuscita ad alzarmi, vestirmi velocemente e di nuovo un'altra scossa più lieve. Ho acceso Twitter, ho iniziato a leggere i primi tweet con hashtag #terremoto. Tramite triangolazioni casareccie ho capito più o meno dov'era l'epicentro. Ho visto le prime foto di alcuni crolli di edifici, gente in strada e gente che affollava i bar in cerca di un primo conforto. Ho inviato a mia volta un po' di tweet anche io, dove, tra le varie cose, ho detto che non era bello stare in casa da soli in circostanze come queste. Un paio di persone mi hanno mandato tweet di solidarietà che mi hanno fatto tanto piacere perché ero molto spaventata anche della mia reazione passiva. Piano piano poi mi sono rilassata un pochino, nonostante avessi ancora paura ad alzarmi dal divano e mi fosse preso un freddo atroce. Stavo meglio ma non riuscivo a muovermi. Poi mi sono addormentata o svenuta, non ho capito. Quando mi sono svegliata mi sono trascinata nel letto dove ho dormito male fino a mezzogiorno, sognandomi scosse che in effetti ci sono state sul serio e stanno continuando, quindi non era poi tanto un sogno. Questa è la mia nottata. La ricca colazione fuori tempo massimo al bar, con pasta strabordante di crema pasticcera e mela me la sono meritata tutta. Credo.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...