Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron (recensione)




Una fortunata lettura casuale questo romanzo piuttosto breve, di cui poi ho scoperto che esiste anche un film di qualche anno fa. Il libro è Un giorno questo dolore ti sarà utile, scritto da Peter Cameron e pubblicato in Italia da Adelphi con la traduzione di Giuseppina Oneto.

Mi è piaciuto.
Racconta alcuni giorni nodali di un ragazzo newyorkese di 18 anni, sotto forma di diario in prima persona, con tanto flusso di coscienza.
Mi piace molto il flusso di coscienza quando è fatto bene.
Una narrazione gradevole, un po' "giovane Holden" ma con in più tanto background di psicanalisi.
Il periodo è i primi anni 2000, in seguito al crollo delle torri gemelle e questo ragazzo con genitori separati è un introverso con un piede nell'autismo.
Solitario, lavora nella galleria d'arte della madre, non vuole andare all'università, sta bene da solo e va a trovare volentieri solo la nonna.
Non riesce a comunicare con nessuno della sua famiglia ed è incapace non solo di gestire, ma anche di comprendere i propri sentimenti e impulsi più basilari. Si trova così a vivere distaccato dagli eventi, sempre col cervello altrove, sentendosi un non-adatto.
Ora, mi scoccia ammetterlo, ma questo romanzo mi ha fatto squillare nella testa tanti piccoli campanelli, legati ad altrettanti dettagli nella narrazione. Col risultato che mi sono ritrovata in questo personaggio molto più di quanto mi piaccia ammettere.

Voto 4 aperitivi da bere assieme alla nonna, a casa sua in una sera d'estate: 🍸🍸🍸🍸

1 commento:

  1. recensione bella assai, scritta bene! vai gatta!!!

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