La Alba Parietti e la crisi economica


Mesi fa avevo salvato questa foto della Alba P. perché ci volevo scrivere un post. Mi aveva ispirata di brutto, sia la foto sia la frase completamente senza senso. Per circa due minuti, credo. Poi l'avevo rimossa dalla mente e dimenticata sul desktop in mezzo a una caterva di foto di gatti e di animali vari che raccolgo continuamente, in quanto zitella 2.0.
Sono malatissima, oggi. Influenza. Non sono andata in ufficio. Quando ho chiamato per avvertire mi hanno detto che sono ritornati tutti a casa perché son saltate le linee telefoniche. Mi scappa da ridere. Lavoro in un ufficio che non paga le bollette (no, non credo alla panzana del guasto, dai). Allora ho passato una mezz'ora su Skype con la mia collega S. aka Ridens. Sì perché io ho una collega che ride nervosamente di continuo, tipo tic nervoso. Eccallà. Quando è al telefono guai a incrociare lo sguardo col suo: sennò si mette a ridere e il suo interlocutore si sente preso per il culo con conseguenti scazzi e parti di merda, che alla fine fanno irritare Ridens perché lei ancora non si rende ben conto delle implicazioni del suo "problema". Considerando, poi, che l'ottanta percento del suo lavoro si svolge al telefono, praticamente io giro sempre a sguardo basso per la ditta, proprio come se avessi a che fare con un mostro demoniaco dai poteri extraterrestri, tipo Medusa. E non sempre questo accorgimento è sufficiente a sfatare quei risolini nervosi. Comunque Ridens mi ha detto che è piuttosto preoccupata perché ha notato che in ufficio ci sono delle cose che non vanno. E brava Ridens. Maremma santa, "cose che non vanno" mi pare un eufemismo fighetto: sta andando tutto allo scatafascio. E già da un bel po'. Il lavoro è diventato congiunturale al cento per cento e non ci posso fare nulla. Mi sono rassegnata. E poi: chissà se la Alba Parietti risente della crisi economica. Così, tanto per curiosità. buzzoole code

Il mondo deve sapere e io mi devo render conto meglio...


Qualche sera fa ho letto il libro di Michela Murgia Il mondo deve sapere. L'ha pubblicato diversi anni fa, ne avevo sentito parlare, ma all'epoca non aveva suscitato la mia attenzione. Adesso - complice una sacchettata di libri che mi è stata prestata da un'anima buona per affrontare le feste imminenti - ho avuto occasione di leggerlo. È una storia autobiografica ambientata sul lavoro, come riporta Wikipedia:
La protagonista del racconto viene assunta da un call center come telefonista; il suo compito è quello di vendere, attraverso tecniche di vendita invasive, un aspirapolvere, il Kirby. Le stravaganti tecniche motivazionali, il mobbing nei confronti dei dipendenti, le assurdità raccontate alle casalinghe al telefono e le reazioni delle stesse, le figure dei colleghi e dei capi vengono annotate e classificate, utilizzando un linguaggio colloquiale e uno stile ironico.
Si legge in un paio d'ore e secondo me ne vale la pena. In origine penso che fosse un blog, la struttura è quella e ogni tanto ci sono dei riferimenti ai post. Son rimasta solo un po' delusa dalla trama, perché mi auspicavo una nemesi finale che invece non avviene. Poi riflettendoci, credo che la protagonista abbia avuto la sua nemesi nella vita reale, proprio grazie alla pubblicazione del libro e allora va bene così.
Per il resto è il racconto di un mese di lavoro nel call center della Kirby, tra trucchi, manipolazioni, mobbing di un ambiente del genere, dove tutti, ma proprio tutti (titolare compreso), vengono plagiati con tecniche collaudate, in un perenne tentativo di lavaggio del cervello che nella maggior parte dei casi funziona alla grande.
Tempo fa ho raccontato di quando, per lavoro, ho partecipato alla composizione del testo di una telefonata-tipo "da call center" che poi i centralinisti avrebbero dovuto recitare ai potenziali clienti. Maremma, tutto uguale al libro, che tra varie cose, mi ha permesso finalmente di darmi una spiegazione plausibile sul perché anche nell'azienda dove lavoro ci sia uno psicologo fisso solo per fare i colloqui ai commerciali. Io cado dal pero e mi spiaccico a terra, perché si vede che sono bella matura. Ingenuamente, infatti, pensavo che l'azienda fosse in forte espansione e cercasse personale, invece la Michela Murgia mi ha aperto gli occhi sulla verità: abbiamo un turn over di venditori spaventoso e a quanto pare da manuale. Io per lavoro mi occupo di tutt'altre cose, queste dinamiche mi sfiorano solo di striscio, soltanto quando c'è da dare qualche parere tecnico, però mi mettono tanta tristezza addosso. L'unica telefonista che abbiamo in azienda è spiccicata al modello-ameba descritto nel libro della Murgia. Santo cielo, è impossibile farci un discorso. Qualsiasi discorso; fa impressione un tale concentrato di stolidità in un'unica persona. Pensavo che noi tecnici-nerd si fosse i disadattati di ogni situazione, ma non è così. C'è di peggio, di molto peggio. Perché è vero: al peggio non c'è mai fine. Il resto del call center, infatti, è in Tunisia e i ragazzi che ci lavorano hanno ordine di dire di essere mezzi francesi, se qualcuno chiede loro come mai abbiano l'accento "straniero". Io sono disgustata e sto mandando curriculum in giro, ma com'è noto non è il momento giusto, la crisi, il default, il fatto che ho quarant'anni, yawn. Lo sbadiglio è dovuto alla consapevolezza che non è mai stato il momento giusto per trovar/cambiar lavoro; son vent'anni e oltre che si passa da una crisi all'altra, da un "momento sbagliato" all'altro, da un'emergenza planetaria a una tragedia economica scampata per un pelo come adesso, senza soluzione di continuità. Forse è l'ora che mi svegli un altro po'. E non solo io.

Solo per amatori del genere: il fitness online secondo me

Negli ultimi tempi mi sto dedicando al fitness e alle diete. Fitness fatto col mouse a colpi di clic, ça va sans dire. Perciò vorrei condividere quelli che attualmente sono i miei due blog di riferimento in materia.
Cominciamo dal primo. Dunque, c'è questo tizio, manco a dirlo americano, che oltre ad assomigliare un casino a Ben Stiller fa il personal trainer "fisicatissimo". Si chiama Drew Manning, ed è uno di quelli col corpo scolpito e pompato da diete rigorose e sessioni di palestra interminabili. Uno di quelli, per intendersi, che ama farsi fotografare mentre gonfia ogni lucido muscolo del corpo, mascherando lo sforzo con un sorriso tiratissimo. Insomma Drew è uno di quei tizi che quando li incontro li liquido con un sorrisino chiamandoli "manzi" e indugiando sempre con lo sguardo sulle chiappe sode*. Tutto l'opposto di Ben Stiller che, a mio avviso è un gran figo e mi garba un monte... ma non divaghiamo**. Allora, circa sei mesi fa questo tizio culturista ha deciso di provare l'ebbrezza di ingrassare come un porco, nutrendosi solo di junk food e smettendo di punto in bianco di fare esercizio fisico. E il sistema ha funzionato più che bene. Dopo mesi di questa vita di svacco, tutta documentata online, Drew ce l'ha fatta: è diventato un butrillo. Poi ha iniziato, col piglio dell'esploratore, la sua nuova vita da ciccione, subendone tutte le ripercussioni fisiche e sociali. Da manuale. Una tragedia a sentir lui... Per farla breve, adesso ha cominciato il percorso di ritorno verso una vita in forma e "normale". Ha 'sto blog, Fit 2 fat 2 fit, che seguo abbastanza assiduamente dove, giorno per giorno, racconta tutto quello che mangia, quante volte va di corpo e di come il suo fisico stia recuperando (esercizi, salute ecc.). Mia nonna basa tutta la sua socialità su questi tre topic, da anni. È troppo avanti la nonna... Ad averlo saputo le avrei aperto un blog a suo tempo, c'avrei sicuramente fatto un mucchio di euri con gli AdWords...
Poi c'è un altro blog sullo stesso tema e che seguo più che altro per la filosofia che rappresenta: ingranforma.com di Costantino della Gherardesca, che sta cercando di dimagrire online e pubblica dei podcast fuori di testa sulla dieta che sta facendo dove delira dalla fame o fa cose straordinarie, tipo far esaminare il contenuto del suo frigorifero a una modella, secca come un'acciuga, che si nutre solo d'aria. Non me ne perdo uno, naturalmente.

* Pardon, a quanto pare oggi ho l'ormone fuori controllo.
** Idem

La crisi, la manovra il divano e Bree Van de Camp


Ieri sera ho bevuto 1,2 litri di camomilla ma non sono riuscita a prendere sonno prima delle due e trenta del mattino. Tutto è cominciato quando ho avuto la bella idea di interrompere la sacra visione divaneé di un episodio di Desperate Housewives per guardare, quasi in tempo reale, il monologo di Mario Monti al programma di Vespa, dove era andato a illustrare i punti salienti di 'sta finanziaria "spaccaossa". Non entro nel merito perché non ho ancora avuto il coraggio di leggere la manovra (però ho il file sempre qui con me, nella chiavetta usb che tengo al collo; perversa, vero?), ma si sapeva da mesi, mesi e ancora mesi (fanculo Berly & Co.) che la situazione è davvero brutta. Tuttavia la cura proposta mi sembra raffazzonata oppure preparata con cura machiavellica da un manipolo di entomologi sociali di provenienza aliena, dipende dai punti di vista.
A quanto ho potuto capire, infatti, mancano alcuni grandi temi che mi stanno molto a cuore e che di solito influenzano il mio voto. A proposito: contrariamente ai più, io sono tra quelli che spera di votare presto. Comunque, dopo aver sentito tutto il discorso di Monti, interrotto di tanto in tanto da un Vespa gongolante e abbronzatissimo... ma forse è il mio monitor che fa così, perché ora che ci penso ieri anche Bree Van de Camp aveva un bel colorito sano e lei di solito è così diafana... ma sto divagando. Insomma, dopo aver sentito tutto il discorso di Monti, averne apprezzati gli aspetti didattici ed espositivi, adesso non sono affatto tranquilla. Per nulla. Ho dei brutti presentimenti per il mio, nostro futuro. Non so come ma Monti non è riuscito a convincermi della bontà di questi sacrifici, però mi ha convinta benissimo che a breve ci sarà una nuova emergenza nazionale (o europea che poi è quasi lo stesso) e nuove misure sanguinose. Lo sento. E poi una la notte non dorme.

12, anzi 13 funzioni di Facebook che forse non conosci ma che invece potrebbero essere molto utili...

Foto e traduzione parziale e personalizzata di 12 Things You Didn’t Know Facebook Could Do

Condivido una cosa che ho scritto per un'amica. Si tratta di una traduzione "alla buona" e molto, molto personalizzata di un articolo del NYT dove si spiegano alcune funzionalità meno conosciute di Facebook ma che invece sono piuttosto utili. La incollo qui, senza tante revisioni perché non ho tempo, devo andare di corsa alla Coop. In caso di errori atroci, infamatemi pure nei commenti (ma sempre con eleganza e urbanità, please):

Allora, non vado mica a rubare, io!

La commercialista mi sta aspettando. Vado a chiedere spiegazioni sul perché a questo giro il fisco italiano si sia accanito così tanto sulla mia persona, quando sapevo per certo che stavolta ci sarebbero andati con la mano più leggera, perché ho da farmi scalare un bel tot. di cose pagate in più l'anno scorso... Insomma tutto il solito meccanismo contorto, di cui ci si capisce poco. Solo che alla fine quella fregata sono io. E mi do una pacca sulla spalla per aver scritto "fregata" e non ciò che mi passava davvero per la testa. Signora dentro, sono!
La mia commercialista ci capisce pochissimo di come funzioni il meccanismo contributivo statale e lo subisce in tutti i suoi aspetti più perversi. Oppure le piace passare da sprovveduta. Mah, una delle due. Comunque devo andare lì a cercare di capire e poi incazzarmi per forza. Se rimani calmo il professionista non capisce, non arriva a comprendere che la tua pacatezza è soltanto indice di urbanità ed educazione. No, lui/lei scambia la calma per approvazione del suo agire alla carlona. Allora mi devo incazzare, sennò il messaggio: "sei una fava" non passa. Invece è necessario che passi. Ho deciso: tra le tante, userò "la frase", il mio cavallo di battaglia preferito nelle faccende fiscali: "Allora, non vado mica a rubare, io!" Ecco, adesso devo proprio andare. Adesso. Preferirei uno schiaffo o una botta in testa piuttosto. Si capisce anche dal post.


Facebook oggi #2:


Per chi se li fosse persi, gli ultimi trend "copia-incolla sul tuo stato" di Facebook, tutti raccolti oggi (foto compresa).
IMPORTANTE E URGENTE ..........FATE GIRARE: IL
GOVERNO MONTI HA INTENZIONE DI METTERE UNA
TASSA SU TUA MAMMA, TUA SORELLA, IL CANE, IL
GATTO, IL TOPO, L'ELEFANTE, NON MANCA PIU'
NESSUNO, SOLO NON SI VEDONO I DUE LEOCORNI. SE
SEI ANCHE TU CONTRO LA TASSAZIONE PREVENTIVA E VUOI CHE I DUE LEOCORNI VENGANO RITROVATI INFORMA I TUOI AMICI

ATTENZIONE!!!! NUOVO ATTACCO AL WEB FATE GIRARE: IL GOVERNO MONTI HA INTENZIONE DI METTERE UNA TASSA SU TUTTI QUELLI CHE CREDONO ALLE COSE SCRITTE SU FACEBOOK TUTTO IN MAIUSCOLE E COI PUNTI ESCLAMATIVI!!!!!!! SE VUOI CONTINUARE A CREDERE GRATIS A QUALUNQUE BUFALA FAI COPIA-INCOLLA SUL TUO STATO! È IMPORTANTE!!!!!
FATE GIRARE: TUTTI QUELLI CHE CREDONO A QUALUNQUE COSA VENGA SCRITTA SU FACEBOOK PURCHE' SIA TUTTO IN MAIUSCOLE. SE VUOI CONTINUARE A CREDERE GRATIS A QUALUNQUE MINCHIATA FAI COPIA-INCOLLA SUL TUO STATO. E' IMPORTANTE

Ma basta ironia: torniamo alle cose serie:
"CI MANCAVA SOLO QUESTA: Il governo Monti sta emanando nuove leggi da approvare, una tra le quali la legge sugli animali domestici. Ogni famiglia dovrà pagare una tassa su ogni animale domestico in quanto il signor Monti li definisce BENI DI LUSSO, non beni affettivi. La ringraziamo, professor Monti, perche in questo modo, lei sarà complice dell'aumento degli abbandoni, delle uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno abbandonati da chi non puo permettersi ulteriori spese, o che non verranno mai e poi mai adottati da un canile. COPIA E INCOLLA"
E finiamo con un ballino di buoni sentimenti, a cominciare dalla mamma:
Una mamma - ti porta 40 settimane sotto il suo cuore.
Una mamma - è sempre lì per te.
Una mamma - è l'unica persona che ci si può fidare al 100%.
Una mamma - è l'unica donna che ti amerà per sempre.
90% delle persone non avrebbe mai il coraggio di copiare nel suo profilo, perché si vergognano o qualsiasi altra cosa. Se ami tua madre, copia e incolla tuo stato.

Questo è per tutti coloro che sono sulla mia lista amici. Mi piace leggere di voi notizie buone e per quelle cattive ci sosteniamo nei momenti bui. Amo le immagini e link. Sono felice di potervi annoverare come miei amici .Grazie mille per essere una parte della mia vita, anche se non parliamo regolarmente, voi siete nei miei pensieri.Vediamo chi è attento ... Se ti piace questo post, per favore copia questo come il tuo stato solo per un minuto, dimostra che apprezzi realmente la famiglia e l'amicizia ♥♥♥

Grazie FB. Per i tanti appassionati del "fate girare, cazzo", questo è il raccolto precedente: Facebook oggi #1

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...