Il mondo deve sapere e io mi devo render conto meglio...


Qualche sera fa ho letto il libro di Michela Murgia Il mondo deve sapere. L'ha pubblicato diversi anni fa, ne avevo sentito parlare, ma all'epoca non aveva suscitato la mia attenzione. Adesso - complice una sacchettata di libri che mi è stata prestata da un'anima buona per affrontare le feste imminenti - ho avuto occasione di leggerlo. È una storia autobiografica ambientata sul lavoro, come riporta Wikipedia:
La protagonista del racconto viene assunta da un call center come telefonista; il suo compito è quello di vendere, attraverso tecniche di vendita invasive, un aspirapolvere, il Kirby. Le stravaganti tecniche motivazionali, il mobbing nei confronti dei dipendenti, le assurdità raccontate alle casalinghe al telefono e le reazioni delle stesse, le figure dei colleghi e dei capi vengono annotate e classificate, utilizzando un linguaggio colloquiale e uno stile ironico.
Si legge in un paio d'ore e secondo me ne vale la pena. In origine penso che fosse un blog, la struttura è quella e ogni tanto ci sono dei riferimenti ai post. Son rimasta solo un po' delusa dalla trama, perché mi auspicavo una nemesi finale che invece non avviene. Poi riflettendoci, credo che la protagonista abbia avuto la sua nemesi nella vita reale, proprio grazie alla pubblicazione del libro e allora va bene così.
Per il resto è il racconto di un mese di lavoro nel call center della Kirby, tra trucchi, manipolazioni, mobbing di un ambiente del genere, dove tutti, ma proprio tutti (titolare compreso), vengono plagiati con tecniche collaudate, in un perenne tentativo di lavaggio del cervello che nella maggior parte dei casi funziona alla grande.
Tempo fa ho raccontato di quando, per lavoro, ho partecipato alla composizione del testo di una telefonata-tipo "da call center" che poi i centralinisti avrebbero dovuto recitare ai potenziali clienti. Maremma, tutto uguale al libro, che tra varie cose, mi ha permesso finalmente di darmi una spiegazione plausibile sul perché anche nell'azienda dove lavoro ci sia uno psicologo fisso solo per fare i colloqui ai commerciali. Io cado dal pero e mi spiaccico a terra, perché si vede che sono bella matura. Ingenuamente, infatti, pensavo che l'azienda fosse in forte espansione e cercasse personale, invece la Michela Murgia mi ha aperto gli occhi sulla verità: abbiamo un turn over di venditori spaventoso e a quanto pare da manuale. Io per lavoro mi occupo di tutt'altre cose, queste dinamiche mi sfiorano solo di striscio, soltanto quando c'è da dare qualche parere tecnico, però mi mettono tanta tristezza addosso. L'unica telefonista che abbiamo in azienda è spiccicata al modello-ameba descritto nel libro della Murgia. Santo cielo, è impossibile farci un discorso. Qualsiasi discorso; fa impressione un tale concentrato di stolidità in un'unica persona. Pensavo che noi tecnici-nerd si fosse i disadattati di ogni situazione, ma non è così. C'è di peggio, di molto peggio. Perché è vero: al peggio non c'è mai fine. Il resto del call center, infatti, è in Tunisia e i ragazzi che ci lavorano hanno ordine di dire di essere mezzi francesi, se qualcuno chiede loro come mai abbiano l'accento "straniero". Io sono disgustata e sto mandando curriculum in giro, ma com'è noto non è il momento giusto, la crisi, il default, il fatto che ho quarant'anni, yawn. Lo sbadiglio è dovuto alla consapevolezza che non è mai stato il momento giusto per trovar/cambiar lavoro; son vent'anni e oltre che si passa da una crisi all'altra, da un "momento sbagliato" all'altro, da un'emergenza planetaria a una tragedia economica scampata per un pelo come adesso, senza soluzione di continuità. Forse è l'ora che mi svegli un altro po'. E non solo io.

Solo per amatori del genere: il fitness online secondo me

Negli ultimi tempi mi sto dedicando al fitness e alle diete. Fitness fatto col mouse a colpi di clic, ça va sans dire. Perciò vorrei condividere quelli che attualmente sono i miei due blog di riferimento in materia.
Cominciamo dal primo. Dunque, c'è questo tizio, manco a dirlo americano, che oltre ad assomigliare un casino a Ben Stiller fa il personal trainer "fisicatissimo". Si chiama Drew Manning, ed è uno di quelli col corpo scolpito e pompato da diete rigorose e sessioni di palestra interminabili. Uno di quelli, per intendersi, che ama farsi fotografare mentre gonfia ogni lucido muscolo del corpo, mascherando lo sforzo con un sorriso tiratissimo. Insomma Drew è uno di quei tizi che quando li incontro li liquido con un sorrisino chiamandoli "manzi" e indugiando sempre con lo sguardo sulle chiappe sode*. Tutto l'opposto di Ben Stiller che, a mio avviso è un gran figo e mi garba un monte... ma non divaghiamo**. Allora, circa sei mesi fa questo tizio culturista ha deciso di provare l'ebbrezza di ingrassare come un porco, nutrendosi solo di junk food e smettendo di punto in bianco di fare esercizio fisico. E il sistema ha funzionato più che bene. Dopo mesi di questa vita di svacco, tutta documentata online, Drew ce l'ha fatta: è diventato un butrillo. Poi ha iniziato, col piglio dell'esploratore, la sua nuova vita da ciccione, subendone tutte le ripercussioni fisiche e sociali. Da manuale. Una tragedia a sentir lui... Per farla breve, adesso ha cominciato il percorso di ritorno verso una vita in forma e "normale". Ha 'sto blog, Fit 2 fat 2 fit, che seguo abbastanza assiduamente dove, giorno per giorno, racconta tutto quello che mangia, quante volte va di corpo e di come il suo fisico stia recuperando (esercizi, salute ecc.). Mia nonna basa tutta la sua socialità su questi tre topic, da anni. È troppo avanti la nonna... Ad averlo saputo le avrei aperto un blog a suo tempo, c'avrei sicuramente fatto un mucchio di euri con gli AdWords...
Poi c'è un altro blog sullo stesso tema e che seguo più che altro per la filosofia che rappresenta: ingranforma.com di Costantino della Gherardesca, che sta cercando di dimagrire online e pubblica dei podcast fuori di testa sulla dieta che sta facendo dove delira dalla fame o fa cose straordinarie, tipo far esaminare il contenuto del suo frigorifero a una modella, secca come un'acciuga, che si nutre solo d'aria. Non me ne perdo uno, naturalmente.

* Pardon, a quanto pare oggi ho l'ormone fuori controllo.
** Idem

La crisi, la manovra il divano e Bree Van de Camp


Ieri sera ho bevuto 1,2 litri di camomilla ma non sono riuscita a prendere sonno prima delle due e trenta del mattino. Tutto è cominciato quando ho avuto la bella idea di interrompere la sacra visione divaneé di un episodio di Desperate Housewives per guardare, quasi in tempo reale, il monologo di Mario Monti al programma di Vespa, dove era andato a illustrare i punti salienti di 'sta finanziaria "spaccaossa". Non entro nel merito perché non ho ancora avuto il coraggio di leggere la manovra (però ho il file sempre qui con me, nella chiavetta usb che tengo al collo; perversa, vero?), ma si sapeva da mesi, mesi e ancora mesi (fanculo Berly & Co.) che la situazione è davvero brutta. Tuttavia la cura proposta mi sembra raffazzonata oppure preparata con cura machiavellica da un manipolo di entomologi sociali di provenienza aliena, dipende dai punti di vista.
A quanto ho potuto capire, infatti, mancano alcuni grandi temi che mi stanno molto a cuore e che di solito influenzano il mio voto. A proposito: contrariamente ai più, io sono tra quelli che spera di votare presto. Comunque, dopo aver sentito tutto il discorso di Monti, interrotto di tanto in tanto da un Vespa gongolante e abbronzatissimo... ma forse è il mio monitor che fa così, perché ora che ci penso ieri anche Bree Van de Camp aveva un bel colorito sano e lei di solito è così diafana... ma sto divagando. Insomma, dopo aver sentito tutto il discorso di Monti, averne apprezzati gli aspetti didattici ed espositivi, adesso non sono affatto tranquilla. Per nulla. Ho dei brutti presentimenti per il mio, nostro futuro. Non so come ma Monti non è riuscito a convincermi della bontà di questi sacrifici, però mi ha convinta benissimo che a breve ci sarà una nuova emergenza nazionale (o europea che poi è quasi lo stesso) e nuove misure sanguinose. Lo sento. E poi una la notte non dorme.

12, anzi 13 funzioni di Facebook che forse non conosci ma che invece potrebbero essere molto utili...

Foto e traduzione parziale e personalizzata di 12 Things You Didn’t Know Facebook Could Do

Condivido una cosa che ho scritto per un'amica. Si tratta di una traduzione "alla buona" e molto, molto personalizzata di un articolo del NYT dove si spiegano alcune funzionalità meno conosciute di Facebook ma che invece sono piuttosto utili. La incollo qui, senza tante revisioni perché non ho tempo, devo andare di corsa alla Coop. In caso di errori atroci, infamatemi pure nei commenti (ma sempre con eleganza e urbanità, please):

Allora, non vado mica a rubare, io!

La commercialista mi sta aspettando. Vado a chiedere spiegazioni sul perché a questo giro il fisco italiano si sia accanito così tanto sulla mia persona, quando sapevo per certo che stavolta ci sarebbero andati con la mano più leggera, perché ho da farmi scalare un bel tot. di cose pagate in più l'anno scorso... Insomma tutto il solito meccanismo contorto, di cui ci si capisce poco. Solo che alla fine quella fregata sono io. E mi do una pacca sulla spalla per aver scritto "fregata" e non ciò che mi passava davvero per la testa. Signora dentro, sono!
La mia commercialista ci capisce pochissimo di come funzioni il meccanismo contributivo statale e lo subisce in tutti i suoi aspetti più perversi. Oppure le piace passare da sprovveduta. Mah, una delle due. Comunque devo andare lì a cercare di capire e poi incazzarmi per forza. Se rimani calmo il professionista non capisce, non arriva a comprendere che la tua pacatezza è soltanto indice di urbanità ed educazione. No, lui/lei scambia la calma per approvazione del suo agire alla carlona. Allora mi devo incazzare, sennò il messaggio: "sei una fava" non passa. Invece è necessario che passi. Ho deciso: tra le tante, userò "la frase", il mio cavallo di battaglia preferito nelle faccende fiscali: "Allora, non vado mica a rubare, io!" Ecco, adesso devo proprio andare. Adesso. Preferirei uno schiaffo o una botta in testa piuttosto. Si capisce anche dal post.


Facebook oggi #2:


Per chi se li fosse persi, gli ultimi trend "copia-incolla sul tuo stato" di Facebook, tutti raccolti oggi (foto compresa).
IMPORTANTE E URGENTE ..........FATE GIRARE: IL
GOVERNO MONTI HA INTENZIONE DI METTERE UNA
TASSA SU TUA MAMMA, TUA SORELLA, IL CANE, IL
GATTO, IL TOPO, L'ELEFANTE, NON MANCA PIU'
NESSUNO, SOLO NON SI VEDONO I DUE LEOCORNI. SE
SEI ANCHE TU CONTRO LA TASSAZIONE PREVENTIVA E VUOI CHE I DUE LEOCORNI VENGANO RITROVATI INFORMA I TUOI AMICI

ATTENZIONE!!!! NUOVO ATTACCO AL WEB FATE GIRARE: IL GOVERNO MONTI HA INTENZIONE DI METTERE UNA TASSA SU TUTTI QUELLI CHE CREDONO ALLE COSE SCRITTE SU FACEBOOK TUTTO IN MAIUSCOLE E COI PUNTI ESCLAMATIVI!!!!!!! SE VUOI CONTINUARE A CREDERE GRATIS A QUALUNQUE BUFALA FAI COPIA-INCOLLA SUL TUO STATO! È IMPORTANTE!!!!!
FATE GIRARE: TUTTI QUELLI CHE CREDONO A QUALUNQUE COSA VENGA SCRITTA SU FACEBOOK PURCHE' SIA TUTTO IN MAIUSCOLE. SE VUOI CONTINUARE A CREDERE GRATIS A QUALUNQUE MINCHIATA FAI COPIA-INCOLLA SUL TUO STATO. E' IMPORTANTE

Ma basta ironia: torniamo alle cose serie:
"CI MANCAVA SOLO QUESTA: Il governo Monti sta emanando nuove leggi da approvare, una tra le quali la legge sugli animali domestici. Ogni famiglia dovrà pagare una tassa su ogni animale domestico in quanto il signor Monti li definisce BENI DI LUSSO, non beni affettivi. La ringraziamo, professor Monti, perche in questo modo, lei sarà complice dell'aumento degli abbandoni, delle uccisioni, e della sofferenza di tante povere bestie, che o saranno abbandonati da chi non puo permettersi ulteriori spese, o che non verranno mai e poi mai adottati da un canile. COPIA E INCOLLA"
E finiamo con un ballino di buoni sentimenti, a cominciare dalla mamma:
Una mamma - ti porta 40 settimane sotto il suo cuore.
Una mamma - è sempre lì per te.
Una mamma - è l'unica persona che ci si può fidare al 100%.
Una mamma - è l'unica donna che ti amerà per sempre.
90% delle persone non avrebbe mai il coraggio di copiare nel suo profilo, perché si vergognano o qualsiasi altra cosa. Se ami tua madre, copia e incolla tuo stato.

Questo è per tutti coloro che sono sulla mia lista amici. Mi piace leggere di voi notizie buone e per quelle cattive ci sosteniamo nei momenti bui. Amo le immagini e link. Sono felice di potervi annoverare come miei amici .Grazie mille per essere una parte della mia vita, anche se non parliamo regolarmente, voi siete nei miei pensieri.Vediamo chi è attento ... Se ti piace questo post, per favore copia questo come il tuo stato solo per un minuto, dimostra che apprezzi realmente la famiglia e l'amicizia ♥♥♥

Grazie FB. Per i tanti appassionati del "fate girare, cazzo", questo è il raccolto precedente: Facebook oggi #1

e-book gratis? Su Liber Liber ci sono i classici in formato ePub!

Un noto esemplare di "gatta di biblioteca"

Comunicazione di servizio per la gioia dei possessori di ebook reader come me che si trovassero a passare da queste parti. In occasione del sedicesimo anniversario di attività, Liber Liber ha cominciato a rilasciare i libri anche in formato ePub. Sono file senza i terribili DRM, che funzionano su tutti i tipi di lettore in commercio, anche sul mio che è di tre anni fa e, poverino, ormai regge l'anima coi denti. Si possono scaricare gratuitamente dal sito oppure scegliere di pagare ciascun e-book € 0,99, per sostenere Liber Liber che da anni fa un lavoro a mio avviso straordinario e l'eurino proprio se lo merita tutto!

I sorprendenti effetti collaterali degli eventi banali


Hanno tagliato gli alberi davanti a casa mia. Non so perché l'abbiano fatto, non mi sembravano malati. Son rientrata una sera e ho trovato la via spoglia. Un effetto strano questa strada, non c'ero abituata: gli alberi smorzavano la scenografia alienante, tutta palazzoni e macchine parcheggiate alla cavolo, che offre la location. Certo, ci sono anche dei lati positivi che non posso non apprezzare. Adesso, per esempio, posso vedere in qualsiasi momento il mio motorino parcheggiato in strada e - durante le sempre più frequenti insonnie notturne - accertarmi che nessuno l'abbia rubato o vandalizzato. Un bel guadagno, è innegabile. Oppure, quando sto alla finestra, posso vedere chi arriva e chi esce nel condominio e individuare subito chi fa casino o non mette la spazzatura nei cassonetti.
È straordinario: anche un banale taglio di alberi riesce a darmi una bella spinta verso la zitellaggine siderale.

Harry Potter vs Stephen King

La foto non c'entra un cavolo col post, mi piaceva e ce l'ho messa!

Mi hanno scritto un paio di persone chiedendomi di trasferire direttamente qui tutto il blog che è su Splinder, invece di fare tanti passaggi disorientanti. Beh, mi dispiace, lo so che sarebbe la soluzione più semplice e anche logica, ma io non lo so fare. Mi manca la conoscenza tecnica e, purtroppo, non ho nemmeno le energie per imparare (oppure per capire se si possa fare). Ho tante cose più importanti da fare in questi giorni; per esempio leggere: Harry Potter, un libro qualunque tre quelli di Fabio Volo e di Faletti. Mi sono data questo compito culturale prioritario animata dalla volontà di aggiornarmi. Non sto scherzando e lo scrivo senza spocchia, sia chiaro. Non ho mai letto nulla dei tre, mi sento esclusa dalle conversazioni e poi son curiosa come una scimmia. Quindi ho cominciato con Harry Potter libro numero uno, aspettandomi una lettura quantomeno rilassante. Tuttavia alla seconda pagina mi sono scoraggiata di brutto perché mi sono resa conto di essere "proprio tanto" fuori età per Harry Potter, a occhio e croce di almeno di una venticinquina d'anni. Un abisso temporale incolmabile, tanto vale mettersi l'animo in pace una volta per tutte. Allora ho deciso di lasciar perdere HP e, prima di attaccare gli altri due, di prendere l'ultimo di Stephen King che è senza dubbio una lettura/divertimento più adatta a una vecchia babbiona delle mia età.

Cose che amo della mia città


Un antico ossario in fondo a una buca di lavori stradali in piazza del Carmine. Tanti resti umani senza nome e affastellati senza pietà, che rivedono la luce dopo secoli e secoli passati lì. Poco più di un metro sopra, la città cresceva, si sviluppava, diventava moderna e si riempiva all'inverosimile di turisti in frotte che oggi si fermano a fotografarli. Son cose che mi affascinano...

Splinder: la profezia del 24 novembre


Siccome in questi giorni non succede granché ed è tutto una gran noia*, mi sono messa a seguire con interesse la questione Splinder: chiude o non chiude?
Dopo otto anni passati a bloggare lì mi ci sono affezionata e son curiosa di sapere qual è il suo destino. A dire il vero un sacco di blogger, blasonati e non, hanno iniziato da Splinder, poi è una piattaforma tutta italiana e per me c'ha avuto una bella importanza nella storia dei blog italiani fin dagli albori, quando ancora non esisteva Facebook e tutta la socialità online si divideva tra forum e blog.
Insomma io voglio bene a Splinder nonostante tutto: mi ha ospitata per tanto tempo, mi ha fatta incavolare in mille modi, ma mi ci sono anche divertita un sacco.
Tuttavia è sempre meglio aver paura che buscarne, perché c'ho un'esperienza in merito: a suo tempo persi buona parte delle immagini del mio blog, quando all'improvviso Dada chiuse Supereva e tutti i suoi hosting gratuiti (n.b. sempre Dada, recidiva, crea precedenti). Perciò ho deciso di salvare tutto il contenuto del vecchio Gattasorniona, compresi i commenti, per non perderlo in caso il 24 novembre fosse davvero la fine di tutto il mondo Splinder. Ma perché il 24 novembre? E che ne so, è una voce che ho letto da più parti e che mi è stata confermata da gente che conosce qualcuno in Dada, perché Firenze è una città piccola, un "paesone" ecco, e allora si sa tutto di tutti. E io sono curiosa di vedere se succederà davvero; anche se, nel caso chiudano sul serio, non mi aspetto niente di buono: mi basta vedere che fine ha fatto il "cugino" americano di Splinder: www.motime.com (non lo linko, son solo loghi e suonerie) per intravederne il destino poco roseo. Speriamo di no.

(* disclaimer per l'utente sensibile: trattasi di incipit ironico)

Vita in un ufficio al tempo della crisi infinita: austerity ah ah ah


Mi piacciono un casino i momenti come questi. Ufficio deserto, tutti fuori a prendere il caffè e a far due passi. I telefoni sono calmi e la temperatura ambientale è stranamente accettabile. Niente ipotermia, oggi. Di lusso. Di solito trascorro i momenti di tranquillità come questi, scartabellando con morbosa necessità una cartella mastodontica di nome appoggio_doc_bk piena zipilla di documenti vecchi che qualcuno ha abbandonato sul mio pc. Per farla breve: "braco" alla grande che è successo in questa ditta prima che arrivassi io, perché quando ho preso informazioni su questo posto sapevo che sarei approdata in una situazione non facile e... porca miseriaccia ladra, nelle mie esplorazioni telematiche trovo solo conferme a tutti i miei timori. Chi a suo tempo mi ha dato le informazioni fu anche troppo misurato. Qui siamo su un Titanic, ma molto meno elegante. Mi rendo conto che mi devo cercare un altro lavoro al più presto ché qui non hanno i soldi per pagare il telefono dei rappresentanti né l'assistenza tecnica. I server vengono attaccati in media una volta al mese da pirati informatici scrausi - suppongo, perché altrimenti attaccherebbero aziende serie; noi non si fa curriculum - che cancellano tutto, piazzando schermate blu elettrico e musica Heavy Metal al posto delle nostre applicazioni. Ma c'è poco da fare, la mancanza cronica di manutenzione si fa sentire a tutti i livelli. Il mio pc è un bolo di virus incarogniti e software craccati con l'accetta che mandano in tilt il sistema almeno una volta al dì. Ma non c'è nessuno che lo ripari perché son cose note: l'assistenza tecnica costa. A dire il vero con la collega abbiamo provato a sistemarlo noi. Ma la copia taroccata di Windows Vista che si ripropone in continuazione, tipo peperonata con le bucce, non ci ha permesso di arrivare molto lontano. Tutto ciò è così italiano mi ha detto lo Stanis la Rochelle di turno quando gli ho raccontato come funzionano le cose nel mio ufficio. Mah.
La foto l'ho trovata in un blog fuori di testa che ho salvato immediatamente tra i preferiti, nella cartella "imprescindibili": fantozziade.blogspot.com, ogni post, un fotogramma del film Fantozzi.

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...